DALL’INVIATO A BOLZANO GIULIO GASPARIN
La stagione degli sport invernali è ormai alle porte. Sportface.it ha intervistato in esclusiva Nadia Fanchini che si è raccontata ai nostri microfoni tra obiettivi, nuove esperienze e tante altre curiosità.
Come stai?
“Sto abbastanza bene, abbiamo fatto una buona preparazione quest’estate. Sugli sci sto andando molto bene, solitamente Soelden arriva un po’ troppo presto ma bisogna essere pronti”.
Che gara sarà?
“E’ sempre una gara a sé, l’anno scorso ero molto in forma però poi alla fine non è andata benissimo. Adesso faccio un po’ più di fatica in gigante, quindi magari stavolta andrà meglio (ride, ndr). A parte gli scherzi, mi sono allenata bene: penso e spero di fare una buona gara anche se a Soelden purtroppo non sono mai andata troppo bene, però ci si prova sempre perché alla fine può cambiare tutto e speriamo che cambi proprio quest’anno”.
Una pista un po’ particolare, un inizio un po’ mosso, poi il muro e il piano che non arriva più.
“E’ una pista molto particolare anche perché siamo a 3200 metri e si sente. Non ci siamo allenate sui ghiacciai, abbiamo fatto solo un ritiro di tre giorni. Sarà difficile anche per quello, perché se sei abituato e ti alleni in quota arrivi un pelino più preparato. E poi la pista è molto impegnativa, un minuto e dieci secondi molto duri, la neve è sempre ghiacciatissima, devi essere sempre presente e poi si finisce con un piano lunghissimo che quasi non ce la fai più. Però ci si deve sempre adattare”.
Quest’anno ti senti meglio sulle nevi veloci?
“Ci siamo allenati un po’ in Argentina, i tempi sono migliori ma in gigante ho fatto più fatica. Però non guardo queste cose perché a volte sono andata fortissimo in gigante in allenamento e poi in gara le cose sono cambiate: spero di andare bene in tutte e tre le mie discipline”.
Fai parte del gruppo di ragazze che possono andare bene in tre gare. Come si gestisce questa cosa?
“Sono abbastanza abituata, ho sempre fatto tutte e tre le discipline. E’ impegnativo perché devi essere veramente concentrata e il fattore psicologico è importantissimo, tante volte ci si stanca sia fisicamente che mentalmente e questo ultimo aspetto è fondamentale. Per me comunque cambia poco, magari per le ragazze che hanno sempre fatto due discipline è più difficile ambientarsi. Certo dovremo partire per l’America il 5 novembre, torneremo il 6 dicembre e poi ripartiremo quasi subito: in due mesi staremo a casa un giorno o due, questo rende tutto più difficile ma alla fine dobbiamo adattarci e cercare di utilizzare al meglio le energie”.
Un anno particolare con il Mondiale ed il preolimpico in Asia, cosa ti aspetti?
“Gli obiettivi sono sempre alti perché alla fine dopo gli infortuni e il mio trascorso così, ho sempre obiettivi altissimi. Sinceramente l’ultimo Mondiale non è andato così bene, però ho sempre fatto dei Mondiali abbastanza belli e quindi ho una voglia fortissima di riscatto. Poi c’è il preolimpico in Asia e spero che vada bene e sia di buon auspicio per l’Olimpiade. Spero di far bene tutta la stagione, Mondiale e Coppa del Mondo in vista dell’Olimpiade. Sarebbe fantastico”.
L’idea di volare dall’altra parte del Mondo per la prima volta?
“E’ sempre molto bello, l’entusiasmo è a mille e la voglia di scoprire c’è sempre”.
Quest’anno un sacco di piste nuove…
“Pensavo di aver fatto tantissima esperienza, ormai sono da 12-13 anni in Coppa del Mondo però trovo sempre piste nuove. E’ uno stimolo in più perché ti ritrovi sullo stesso piano con tutti”.
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