Era il 7 gennaio 2011 quando una terribile notizia colpì il salto con gli sci azzurro: “Simona Senoner è deceduta per cause naturali“. La 17enne azzurra si trovava a Stonach, una località della Foresta Nera in Germania, sede di una gara di Continental Cup, il massimo circuito internazionale del salto con gli sci al femminile prima dell’arrivo della Coppa del Mondo. Sembrava una giornata come molte altre, con l’emozione di una gara importante alle porte e la voglia di migliorarsi, ma di colpo divenne una delle pagine più tristi degli sport della neve.
Simona Senoner (Bolzano, 13 giugno 1993), originaria di Santa Cristina di Val Gardena. era una giovane promessa azzurra. Si avvicinò agli sport della neve praticando lo sci di fondo per poi passare al salto con gli sci con lo Sci Club Gardena. Il decimo posto ottenuto al Mondiale Junior di Zakopane, nel 2008, le permise di entrare stabilmente nel giro della Nazionale. Il suo miglior piazzamento in Continental Cup lo ottenne a Dobbiaco, dove arrivò quindicesima, mentre nell’ultima gara disputata, in Norvegia (Notodden, 18 dicembre 2010) giunse quarantesima. Il destino poi le impedì di ottenere altri piazzamenti importanti per un movimento nato da pochi anni in Italia.
Il 6 gennaio Samo perse i sensi uscendo dalla doccia, nella sua camera di albergo. Dopo qualche minuto la scoperta della compagna di stanza e l’intervento del medico della squadra, che tentò di rianimarla. Poi il trasferimento in elicottero all’ospedale di Friburgo, il coma e il giorno seguente la tragica notizia: verso le ore 18 del 7 gennaio Simona è spirata. Inizialmente si pensò ad una meningite fulminante, poi esclusa dalle cause del decesso, che si rivelò essere provocato da una grave infezione virale. Lo shock fu enorme, tanto che parte della squadra rientrò in Italia e solo tre compagne riuscirono a gareggiare per renderle omaggio.
Un grave lutto, un fulmine a ciel sereno che squarciò i cuori di mamma Brigitte e papà Oswald, del fratello Christian, delle compagne di squadra, i tecnici e tutti gli appassionati. “Simona è una ragazza generosa, simpatica, pronta ad aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno. Una ragazza che vuol bene a tutti, sorridente e piena di energia. Una ragazza con grande senso del sacrificio e con lo sport nel cuore. Parliamo al presente perché lei è sempre qui con noi… nei nostri cuori. Ora che sei diventata un angelo… Vola. Con questo ultimo volo sarai per sempre nel cuore della squadra“. Questo fu il primo pensiero firmato dalle azzurre Lisa Demetz, Elena Runggaldier, Evelyn Insam, Barbara Stuffer, Roberta D’Agostina e Veronica Gianmoena una volta appresa la notizia. Questo il ricordo che a distanza di dieci anni rimane vivo: la voglia di volare e il sorriso inconfondibile di Simona Senoner.