
Daniel Tschofenig - Foto IPA
Per il terzo anno in fila l’Austria vince la gara a squadre di salto con gli sci di Planica. Sul trampolino di volo Letalnica HS240, il quartetto austriaco, formato da Daniel Tschofenig, Manuel Fettner, Jan Hörl e Stefan Kraft ha comandato la gara dall’inizio alla fine, chiudendo senza grossi intoppi con il punteggio finale di 1749.3; seconda posizione per la Germania, staccata però di 29.1: Karl Geiger, Andreas Wellinger, Pius Paschke e Markus Eisenbichler, hanno dato battaglia prima di staccarsi definitivamente dall’Austria nei due salti finali. Completano il podio i padroni di casa della Slovenia, i veri delusi di giornata: dopo la doppietta di ieri nell’individuale sognavano il successo, ma devono accontentarsi della terza posizione, ottenuta da Lovro Kos, Domen Prevc, Timi Zajc e Anze Lanisek, a oltre 40 punti di distanza dai vincitori.
Quarta posizione per la Polonia, che ha duellato per gran parte della gara con la Slovenia per un posto sul podio, ma nulla ha potuto contro la maggior caratura dei rivali. Quinta posizione per il Giappone, mentre le altre nazionali hanno chiuso molto distanti. Assente l’Italia, che si è presentata a Planica con i soli Alex Insam e Francesco Cecon, in gara ieri. Domani gran finale con l’ultima gara della Coppa del Mondo 2024/25 che promette spettacolo: pronostico apertissimo per la vittoria, anche se Tschofenig ieri si è già aggiudicato matematicamente la Sfera di Cristallo.

La cronaca della gara a Planica
Al comando dopo la prima serie di salti c’è l’Austria, che con Tschofenig ha scavato subito un discreto margine sulle avversarie. Il fresco vincitore della Coppa del Mondo generale ottiene 223.8 punti anche grazie alla scelta dello staff tecnico di abbassare la stanga di partenza, che si rivelerà decisiva alla fine. Alle sue spalle la Polonia con Zyla a 13.1 punti e la Germania con Geiger a 16.8; quinta posizione per la Slovenia, che con Kos ad aprire deve subito rincorrere a 32 punti.
Nel secondo giro Domen Prevc salta a 228 metri (226.7 punti), ma si aspettava di più date le sue qualità e caratteristiche su questo trampolino. Wellinger replica sostanzialmente il salto dello sloveno e la Germania effettua il sorpasso sull’Austria, a causa di un salto sotto tono di Fettner, che non trova quota e atterra a 213.5 metri (209.6 punti). Il vantaggio dei teutonici è di 0.6 sull’Austria e 15.5 sulla Slovenia.
Nel terzo giro Zajc soffre il vento alle spalle e totalizza solo 203.5 punti, mentre Paschke fa meglio e guadagna punti sulla Slovenia. Hörl realizza un buon salto da 219.5 metri e 211.5 punti, con cui riporta l’Austria davanti. Nel quarto salto la partenza viene abbassata a stanga 15, e Lanisek e Kobayashi Ryoyu effettuano un salto simile. Lo sloveno con i suoi 216.8 punti riavvicina la sua nazionale alla Germania, che con Eisenbichler totalizza 213.2 punti, ma l’Austria prende il largo con il salto da 227 metri e 219.7 punti di Kraft. L’Austria chiude così il primo giro a 864.6 punti, con un vantaggio di 10.3 su Germania e 25.8 su Slovenia. Più lontane le altre: quarta la Polonia a 50.9, quinto il Giappone a 65.2.

Seconda serie di salti decisiva
La decisione della giuria in vista della seconda serie è quella di alzare la partenza a stanga 17, quindi con velocità di stacco più elevate. La Slovenia però dice subito addio alle chance di vittoria, perché Kos esce scomposto dal dente e buca il salto (soli 182 punti), e arriva così il sorpasso anche della Polonia. Molto meglio Geiger, che vola a 226 metri e ottiene 219 punti, e ancor di più Tschofenig (225.5 metri e 221.4 punti).
Nel secondo salto parte bene il Giappone con Kobayashi Sakutaro. La Slovenia però mantiene il margine sui nipponici grazie ai 230.5 metri trovati da Domen Prevc, comunque non del tutto soddisfatto. Bene anche la Polonia con i 226 metri di Zniszczol e la Germania con i 227 di Wellinger. I teutonici si avvicinano all’Austria a soli 1.8 punti, con Fettner che fa comunque il possibile. Dietro invece si profila una lotta per il podio, con i padroni di casa chiari favoriti.
Il terzo salto vede la riscossa di Zajc a 227.5 metri, ma Stoch non va lontano e i polacchi non mollano. Paschke invece fa peggio rispetto al salto del turno precedente e paga parecchio rispetto agli altri: Hörl ne approfitta e chiude di fatto la contesa per l’Austria con un salto da 228 metri. Il margine infatti diventa di 20.3, mentre per il terzo posto la Slovenia mette la freccia.
Per l’ultimo salto la stanga viene abbassata a 16, ma nonostante ciò Kobayashi Ryoyu sfodera un gran salto da 235 metri e 232.9 punti, ma non basta al Giappone per fare meglio del quinto posto. Il polacco Wasek subisce il vento trasversale ma fa comunque 222 metri che sono sufficienti per chiudere ai piedi del podio. Lanisek vola a 234.5 e con 233.6 ottiene il miglior punteggio di giornata, che certifica la terza posizione dei padroni di casa. Per la Germania va in scena l’ultimo salto della carriera di Eisenbichler, che chiude in bellezza e regala il secondo posto ai suoi. Celebrato all’arrivo dai compagni di squadra, lascia con un palmares che recita un bronzo olimpico, sei titoli mondiali (5 a squadre e uno individuale nel 2019 a Seefeld) e 55 podi complessivi in Coppa del Mondo. Il gran finale è affidato a Kraft, che tocca i 230 metri e marca la vittoria austriaca.

Salto con gli sci: i risultati della gara a squadre di Planica
- Austria 1749.3
- Germania -29.1
- Slovenia -42.1
- Polonia -68.7
- Giappone -76.2
- Norvegia -265.2
- Svizzera -291.3
- Stati Uniti -398.4
- Finlandia -1187.7
- Kazakhistan -1197.7