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Secondo giorno di gare ai mondiali di pattinaggio artistico di Milano 2018 al Mediolanum Forum di Assago. I primi a scendere sul ghiaccio sono stato gli Uomini, categoria che anche l’Italia, finalmente, a 50 anni dai successi di Carlo Fassi, può permettersi di seguire con attenzione. Merito del talentuoso 19enne nativo di Roma al quale coach Franca Bianconi sta mettendo letteralmente le ali: Matteo Rizzo, che centra l’obbiettivo qualificazione. Tenace, stacanovista, instancabile, dotato di un talento innato e di un grande amore per lo sport in generale: era solo questione di tempo, poi i risultati sarebbero arrivati. E la stagione che volge al termine, e che lo sta traghettando dalla junior alla senior, è stata quella della svolta.
Quando mancano pochi minuti alla gara, Matteo entra nella sua bolla tirando calci ad un pallone, sotto lo sguardo di papà Valter. Della passione per calcio e Formula 1 il pattinatore, che da qualche mese è entrato a far parte del prestigioso corpo delle Fiamme Azzurre, non ha mai fatto mistero. E davanti al pubblico di Milano il più atteso, insieme ai big, è lui: Rizzo jr.
Il suo programma è pulito, ottimo l’Axel di apertura, e il Toeloop che non attacca al Flip, che gli dà qualche problema, arriva dopo il Lutz. Le trottolesono tutte di livello 4; per la parte artistica si sale abbondantemente sopra il 7, con 7.50 per l’interpretazione della musica. Complessivamente, i giudici, alla fine, lo valutano 77.43 (40.47/36.96), un punteggio che gli regala il sesto posto momentaneo alle spalle di MichalBrezina e che lo vedrà poi chiudere in 18ma posizione.
“Mi aspettavo di trovare un pubblico molto caloroso, ed è stato fantastico essere al centro della pista con i miei tifosi” ha commentato a fine gara, dicendosi felice sia del bronzo mondiale che della qualificazione al libero, in programma sabato.“C’è un grande lavoro dietro questi risultati – ha aggiunto – e ho scelto io di portare “Torno a Surriento”, è una canzone tipicamente italiana e mi piace averla con me e farla ascoltare nelle gare in giro per il mondo. Amo portare con me un po’ di Italia ovunque vada, per questo porto sempre con me anche il pallone! Amo il calcio, sebbene abbia scelto il pattinaggio. Non è stata una decisione semplice, ma sono felice della mia scelta. “Sono grato per questo calore così speciale che mi ha dato una grande energia, non avevo mai pattinato in un’arena del genere, con così tanto tifo – conclude poi – sono consapevole di avere buone potenzialità, ma se riesco a raggiungere i risultati prefissati è perché lavoro e mi impegno sempre a fondo. Dopo l’Olimpiade, questo Mondiale era l’evento che attendevo con più trepidazione. Ora, per il libero, punto a un programma pulito“.
In testa, dopo un corto pazzesco, l’americano Nathan Chen, che ha deciso di continuare a stupire. Il vincitore della finale di GrandPrix, primo pattinatore ad aver atterrato cinque diversi salti quadrupli in competizione, mette in cassaforte la medaglia d’oro con uno short da 101.94, il russo Mikhail Kolyada, però, non sembra temerlo più di tanto e gli si mette alle calcagna con 100.08. Terzo lo statunitense Vincent Zhou con 96.78.
Alle 19 si ricomincia. E’ tempo di medaglie, e stasera si assegnano quelle delle coppie di artistico. Escludendo clamorosi capovolgimenti, l’Oro resterà al collo dei tedeschi Savchenko – Massot, al comando dopo lo short con 82.98,seguiti a distanza ravvicinata dai russi Tarasova – Morozov (81.29). Terzi, ma più distaccati, i francesi Morgan – Cipres con 75.32.
Ecco il video dell’esibizione di Matteo Rizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=-xOyz2NI_M4