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Ai campionati europei di pattinaggio di figura ad Ostrava, in Repubblica Ceca, è la volta degli uomini. Lo spagnolo Javier Fernández, a suon di quadrupli è ancora il principe dei ghiacci del vecchio continente e con un punteggio stellare di 104.25 (nuovo record personale) dopo lo short, mette le cose ben in chiaro e si candida a diventare re. 56.93 il suo tecnico, 47.32 i components. Al secondo posto, ma molto ben lontano, c’è il russo Maxim Kovtun con 94.53, terzo l’israeliano Alexei Bychenko (86.68).
Per l’Italia l’individuale maschile, si sa, non è terreno di caccia di medaglie. Il campione nazionale Ivan Righini cade due volte, nel quadruplo toeloop e nell’axel, e non è perfetta nemmeno la combinazione. Bellissima e molto intensa, invece, la sequenza di passi, e quando la musica si ferma la rabbia per quanto di buono poteva essere fatto e non è andato a buon fine, mista alla disperazione, è visibile sul volto del pattinatore di origini russe, allenato da Franca Bianconi. 69.96 il punteggio finale con 34.45 per il tecnico e 37.51 per i components. 2 le detrazioni dovute alle cadute che lo fanno posizionare 14mo.
Bene, invece, l’esordio di Maurizio Zandron che, con tenacia, porta a casa tutti e sette gli elementi obbligatori. Per lui SB di 63.79 (32.40 / 31.39 e 18ma posizione nella classifica finale che domani, dalle 17.50, gli permetterà di scendere sul ghiaccio per il libero.