Ci si aspettava un grande spettacolo nel libero maschile delle ISU Grand Prix Finals di Torino, e grande spettacolo è stato. Nathan Chen ha meritatamente vinto la medaglia d’oro confermando la leadership ottenuta dopo lo short program con un’altra prestazione senza sbavature, che gli ha regalato due record mondiali: quello del più alto punteggio mai registrato nel libero (224,92) e quello del più alto punteggio totale (335,30).
Alla vigilia di queste Finali si pensava che Yuzuru Hanyu arrivasse a Torino con un vantaggio tecnico su Chen, dopo quello che si era visto negli eventi di qualificazione, ma l’atleta di Salt Lake City che divide il suo tempo tra la pista di pattinaggio e i corsi dell’Università di Yale dopo uno splendido short program si è addirittura superato nel libero: 20 punti in apertura con una combinazione quadruplo flip-triplo toeloop pressoché perfetta, altri 15 per il quadruplo lutz, cinque salti quadrupli in totale, di cui due nella seconda metà del disco, e addirittura sette elementi eseguiti con un punteggio superiore al 10.
Il campione olimpico Yuzuru Hanyu, che aveva 13 punti di distacco dopo il corto di giovedì, ha dato tutto quello che aveva, ha terminato il suo splendido programma esausto e in lacrime in mezzo alla pista mentre il pubblico in visibilio lo sommergeva come al solito di pupazzetti di “Winnie the Pooh”, ma alla fine non è riuscito a eseguire l’ultimo elemento previsto, una sequenza di due tripli axel, che gli sono costati probabilmente 15-20 punti nella classifica finale. Non sarebbero stati sufficienti a cambiare le cose, dato che alla fine Chen gli ha rifilato 30 punti di distacco, ma probabilmente la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile, anche in una gara in cui Chen era irraggiungibile, avrebbero reso un po’ più dolce questo giornata del suo venticinquesimo compleanno . Gli organizzatori hanno provato a offrigli una torta, mentre era in attesa dei punteggi nella zona “kiss & cry”, ma lui ha molto educatamente declinato: probabilmente non era in vena di festeggiare.
Dopo aver provato parecchi quadrupli axel in allenamento venerdì, Hanyu ha deciso per un programma più conservativo, nel quale ha comunque inserito il quadruplo lutz, salto che gli è costato un infortunio piuttosto grave nella stagione scorsa, e probabilmente anche il titolo ai mondiali di Saitama, in Giappone. Ma i salti programmati si sono dimostrati comunque troppo faticosi per la sua condizione attuale, lasciandolo con il serbatoio vuoto nell’ultima parte della sua esibizione, dove erano programmati i suoi due tripli axel in sequenza.
Le lacrime di Hanyu non sono state le sole nel pomeriggio del Palavela: le celebrazioni di giubilo del francese Kevin Aymoz, sorprendente medaglia di bronzo, e della sua allenatrice Silvia Fontana probabilmente rimarranno uno dei ricordi più belli di questa tre giorni torinese. Il transalpino ha saputo scrollarsi di dosso l’errore sul quadruplo toeloop all’inizio del programma che sembrava sinistramente ripercorrere il canovaccio delle prime tre prestazioni del pomeriggio, tutte costellate di errori dopo un primo salto eseguito correttamente. Aymoz ha proseguito con la sua gara e alla fine ha raccolto più di 90 punti nel punteggio tecnico su cui ha costruito il suo nuovo record personale di 178,92 punti che gli è valso il gradino più basso del podio.
Giornata da dimenticare per gli altri protagonisti: i due russi Dimitri Aliev e Alexander Samarin, così come il cinese Boyan Jin, non sono riusciti a trovare il feeling con i propri salti e sono naufragati nei propri errori. Forse è stato l’orario insolitamente mattiniero (la gara è iniziata alle 13, probabilmente per dare alla televisione giapponese TV Asahi la possibilità di trasmettere in diretta l’esibizione della superstar Hanyu), forse la tensione per una gara così importante, ma tutti e tre gli atleti si sono espressi ben al di sotto delle proprie capacità raccogliendo distacchi importantissimi dal trio di testa.
Il primo confronto diretto tra i due dominatori della stagione in campo maschile va quindi all’americano Chen, che conferma la vittoria ottenuta ai Campionati Mondiali di Saitama il marzo scorso e si prepara a difendere il titolo tra un paio di mesi a Montreal, dove sicuramente Hanyu vorrà prendersi la rivincita, magari inserendo in programma quel quadruplo axel che da tanto tempo sostiene di voler realizzare, ma che per il momento appare ancora più un’illusione che una realtà.
La classifica finale:
1 | Nathan CHEN | USA | 335,30 |
2 | Yuzuru HANYU | JPN | 291,43 |
3 | Kevin AYMOZ | FRA | 275,63 |
4 | Alexander SAMARIN | RUS | 248,83 |
5 | Boyang JIN | CHN | 241,44 |
6 | Dmitri ALIEV | RUS | 220,04 |