Pattinaggio Artistico

Mondiali Milano 2018, Matteo Rizzo: “Il quadruplo lo avevo già provato”

Matteo Rizzo - Mondiali Pattinaggio Milano 2018
Matteo Rizzo - Foto Diego Barbieri

Quarto ed ultimo giorno di gare al Forum di Assago, e ai mondiali di pattinaggio di figura si assegnano le medaglie degli Uomini e della Danza. Era già una stagione da incorniciare per Matteo Rizzo, il talento 19enne delle Fiamme Azzurre e di casa IceLab, ma lui non ha voluto accontentarsi e oggi ha deciso di scrivere un’altra pagina di storia diventando il primo pattinatore italiano ad inserire nel suo bagaglio il quadruplo, e a portarlo agli occhi del mondo. Con una grinta incredibile, la consapevolezza di chi, giunto all’ultimo appuntamento, non ha più nulla da chiedere e la certezza di poter alzare l’asticella, questa mattina ha optato per il cambio in corsa e invece di aprire con la combinazione 3F+3T ha inserito il quadruplo Toeloop. Il salto, alla fine, è sotto ruotato e valutato 5.37, ma poco importa. La strada è ormai aperta, e Matteo stesso ha annunciato a fine gara che, dal prossimo anno, sarà la norma. Nei nuovi programmi proverà ad inserirne più di uno, in base all’andamento dell’estate.

II suo libero è stato giudicato 148.01 (73.99 / 75.02, -1.00) con 225.44 di total score che gli è valso la 17ma posizione. Oltre al quadruplo, Rizzo ha portato una buona combinazione 3A+2T mentre l’errore è arrivato in quella 2LZ+1LO+3S.

Il quadruplo lo avevo già provato ad una gara internazionale di Innsbruck – ha spiegato – ma non era importante come quella di oggi. Di provarlo in gara l’ho deciso stamattina, ne ho parlato con il mio team e loro, visti i risultati, hanno accettato. Rispetto a Innsbruck è andata già meglio e sono felice, nonostante la caduta nel Salchow. Il pubblico è stato fantastico, mi ha aiutato a finire al meglio il programma, e anche i miei allenatori sono felici sia del risultato che di come ho reagito. Adesso una bella vacanza, poi si penserà ai nuovi programmi”. Sul ricambio generazionale in atto ha poi dichiarato: “Non è facile prendere sulle mie spalle un peso come quello dell’eredità di Carolina, Anna e Luca o Valentina e Ondrej, atleti eccezionali che hanno ottenuto risultati fantastici. Ci sto lavorando e sarà fondamentale per la mia carriera continuare questa striscia di risultati positivi, ispirandomi alla longevità e al talento di chi mi ha preceduto”.

Al termine della gara, sul podio maschile è salito uno spaziale Nathan Chen, che ha così riscattato la delusione del quinto posto alle Olimpiadi. 321.40 il suo stratosferico total score mentre, alle sue spalle, risale dal quinto posto Shoma Uno, argento con 273.77. Quasi 50 punti di differenza tra l’americano e il giapponese, un divario incredibile. Bronzo al russo Michail Kolyada con 272.32.

Tra poco tocca alla free dance. Sul ghiaccio alle 17.18 Charlene Guignard e Marco Fabbri, che ripartono dalla nona posizione; alle 17.56 Anna Cappellini e Luca Lanotte che, quarti dopo lo short a poco più di un punto dal podio, cercheranno di agguantare una medaglia.

 

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