Due podi ma un solo pass per la finale di Grand Prix in programma dal 7 al 10 dicembre a Nagoya, in Giappone. “La regina del ghiaccio”, Carolina Kostner, dall’alto dei suoi 30 anni continua a pattinare come nessuna al mondo e ad arricchire la propria collezione di medaglie in giro per il mondo. Solo “l’aliena” Eugenia Medvedeva, che ha la metà dei suoi anni, può negarle il piacere dell’oro, per il resto quando scende in pista e parte la musica, se non arriva l’errore della giornata negativa, non ce n’è per nessuno. In fondo, dopo le vicissitudini degli ultimi anni, avrebbe anche potuto ritirarsi, Carolina. Se ha deciso di rimettersi in gioco è perché la passione è più forte di tutto e il risultato conta ormai solo in parte, rispetto alle sensazioni che l’agonismo riesce ancora a darle.
Con 212.24, all’NHK Trophy Carolina chiude in seconda posizione, incastrando una bandiera tricolore tra quelle russe di Medvedeva (224.39) e Tsurskaya (210.19) e staccando il biglietto per la finale a sei dopo quattro anni di lontananza dal circuito dei Grand Prix. Sul ghiaccio giapponese del Municipal Central Gymnasium, l’atleta delle Fiamme Azzurre si è confermata nel secondo segmento di gara, replicando il piazzamento di tre settimane fa alla Rostelecom Cup di Mosca. Dopo un programma corto da 74.57 (pattinato con un piccolo segno di lutto su una spallina in memoria di Gioia e Ginevra, le cugine di 9 e 17 anni, vittime di un drammatico incidente d’auto sull’autostrada del Brennero) pattina un libero, sulle musiche di Debussy, che vale 137.67 (62.96 di valutazione tecnica e 75.71 per i components; -1 di deduzione) e che è il terzo della giornata a causa di una caduta. I salti sono tutti impeccabili e solidi, dalla combinazione Flip – Toeloop iniziale, al triplo flip, triplo lutz e doppio toeloop. In mezzo trottole di livello 4 ed elementi coreografici che volano tra i 9.50 e i 9.75 su una scala fino a 10. Unico neo, come detto, la caduta, arrivata nel triplo Salchow che chiude la combinazione con il doppio Axel e il Loop semplice. Ma a rialzarsi ci mette un secondo, e tutti gli elementi che arrivano dopo sono perfetti e la lanciano, in scioltezza, verso una sequenza di passi di livello 4, il massimo.
IL VIDEO DELLA PRESTAZIONE DI CAROLINA KOSTNER
https://www.youtube.com/watch?v=_1TxnQAblz8&t=276s
Con 186.56, invece, niente pass ma un bel terzo posto per i campioni di danza Anna Cappellini e Luca Lanotte. Ad Osaka, come da pronostico, vincono i canadesi Virtue – Moir, seguiti dagli americani Hubbell – Donohue, ma Anna e Luca non mollano quella terza posizione conquistata con uno short da 75.87 punti (39.45 / 36.42) che vale il primato personale e record italiano. I pattinatori delle Fiamme Gialle sono già in crescita rispetto alla prima uscita stagionale nella tappa delle ISU Challenger Series di Minsk (chiusa col totale di 183.49), e i GOE (Grado di Esecuzione) sono positivi in tutti gli elementi presentati, in particolare nei twizzles iniziali e nel rotational lift in conclusione.
Il loro secondo segmento di gara vale 110.69 (56.19 / 54.50), ma i freddi numeri non riescono a raccontare la poesia di questo programma creato sulle note de “La vita è bella” di Nicola Piovani. Il primo sollevamento toglie il fiato ed è, ovviamente, di livello 4, i twizzles sono all’unisono, anche il secondo sollevamento è di livello 4 e Anna sembra volare, la step sequence vale 3, le trottole combinate 4. Questo FS ha una storia e la sa raccontare, non è un semplice susseguirsi di elementi, e Anna e Luca sono interpreti perfetti. La sequenza di passi in diagonale è di livello 4 e apre ad un crescendo finale che mette i brividi.
IL VIDEO DELLA PRESTAZIONE DI CAPPELLINI-LANOTTE
https://www.youtube.com/watch?v=Wa1qAnxNH78
Lasciamo il Giappone e cerchiamo adesso di capire come gli altri azzurri si siano messi in mostra nelle varie competizioni nazionali ed europee. Trionfo maschile a Riga, in Lettonia, con l’atleta dell’IceLab Ivan Righini che si aggiudica la Volvo Open Cup, e Maurizio Zandron, che lo segue in seconda posizione.
Ivan, finalmente, sembra essere tornato quello di sempre, lasciandosi alle spalle un lungo momento fatto di stop, infortuni e risultati non entusiasmanti. Il suo libero è pulito e ben pattinato con un bel triplo axel in apertura e un altro in combinazione con il doppio toeloop, ma in generale tutti i salti sono ben eseguiti e le trottole con gli elementi coreografici sono tutti di livello. 159.26 ( 82,76 / 76.50) il punteggio, che lo fa volare a 238.97.
Secondo, ma con un abisso, Maurizio Zandron che nonostante abbia avuto problemi in tutte le combinazioni, è riuscito a non farsi sfuggire la seconda posizione. Il suo libero vale 131.78 (62.48 / 69.30) per un totale di 195.24. In ambito Junior, è stata poco più di un test personale la gara di artistico della coppia azzurra formata da Irma Caldaro ed Edoardo Caputo, dato che l’altra coppia si è ritirata. 101.48 il totale.
A Graz, in Austria, ottimo programma corto per Daniel Grassl all’Ice Challenge 2017 e grande attesa per il libero. Il suo short vale 72.34 punti (40.59 / 31.75) e ha permesso all’atleta della Young Goose Academy di Egna di staccare nettamente lo spagnolo Javier Raya (62.37). Attesa anche per la gara femminile, dopo il secondo posto momentaneo di Giada Russo con 51.63 (25.63/26.00). Tra gli junior, al Leo Scheu Memorial, Alessia Tornaghi vince con 139.16, davanti alla padrona di casa Stefanie Pesendorfer (132.71) ed all’ungherese Julia Lang (123.00). Nella gara maschile, invece, il tedesco Jonathan Hess con 180.35 si è imposto sui due azzurrini Gabriele Frangipani (177.78) e Nik Folini (158.20).
In Italia riflettori puntati sulla Trento Cup con l’esordio delle Ladybirds Junior, le atlete di sincronizzato del Team Agorà. Carlotta Gardini e Alice Marchelli spiccano tra le Advanced Novice, Caterina La Porta tra le Junior di artistico, con Lisa Katagiri, Micol Fignon e Layour Battistutta.