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Quando si ama uno sport e ci sono obiettivi chiari, è solo questione di tempo: i risultati arrivano. Basta crederci, lavorare duramente ed essere disposti a fare qualche sacrificio. Lo sanno bene Nicole della Monica e Matteo Guarise, la coppia di artistico dell’IceLab allenata da Cristina Mauri e Nina Mozer che ha finalmente centrato il suo primo podio in una gara di Grand Prix. La Francia ha portato bene e il risultato sfiorato in Cina (chiuso in quarta posizione con 190.25, dopo il terzo posto momentaneo nello short) è arrivato all’Internationaux de France di Grenoble. E pensare che Matteo arriva dalle rotelle e che Nicole, dopo le Olimpiadi di Vancouver del 2010, aveva pensato al ritiro. Poi l’incontro, la sintonia che cresce, un team che si consolida e che crede in loro, la voglia di andare avanti e questo bronzo che sa di oro nella stagione dei Mondiali di Milano e dei giochi olimpici coreani.
Nicole e Matteo stavolta il terzo posto non lo hanno mollato. Lo hanno conquistato con uno short da 70.65 (38.50 / 32.15) e lo hanno difeso a denti stretti nel libero, con sollevamenti impeccabili e salti puliti. L’unico errore, che vale infatti una deduzione, lo ha fatto Matteo nella prima combinazione: il Toeloop, infatti, non va e, di conseguenza, non riesce ad attaccare il secondo salto. Per il resto è tutto perfetto: il Salchow iniziale, le trottole combinate, il Loop lanciato, la spirale. Tutto di livello e con GOE positivi, a parte come detto, nella combinazione e nel Salchow lanciato che apre l’ultima parte del programma. E’ un FS che li fa volare a 126.94 (62.97 / 64.97 -1.00) per un total score di 197.59, nuovo personal best.
Nelle prime due posizioni, invece, i russi Tarasova – Morozov sbagliano qualcosa nel libero, ma il vantaggio acquisito nel primo segmento di gara sui padroni di casa James – Cipres è ampio abbastanza (77.84 contro 73.18) da non rappresentare un problema. La coppia russa, dunque, vola alle finali di Nagoya mentre i francesi dovranno aspettare Skate Canada per sapere se staccare il biglietto per il Giappone.
Cristina Mauri, l’allenatrice di Nicole e Matteo, affida a Facebook il proprio ringraziamento collettivo per la valanga di messaggi e di auguri ricevuti. “Non amo scrivere su Facebook – dice – ma dopo tutti questi messaggi, questi complimenti, questi gesti d’affetto nei nostri confronti, non posso fare altro che dire grazie di cuore a tutti. E a questo punto voglio io ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato. Soprattutto Raffaella Cazzaniga che sta al mio fianco tutti i giorni, Cristina Pelli con cui abbiamo condiviso gioie e dolori in tutti questi anni e tutti quelli che con un gesto tecnico o d’affetto non hanno mai smesso di credere in noi ma soprattutto in loro, Nicole e Matteo. Siete veramente tanti ed è il motivo per cui non scrivo tutti i nomi. E per finire un grazie speciale va alla nostra società, Icelab, che ci permette tutti i giorni di allenarci al meglio”.
Nella danza, invece, alla Patinoire Polesud di Grenoble i campioni europei e vicecampioni mondiali in carica Papadakis – Cizeron superano se stessi e con un FS da 120.58 non solo abbattono il muro dei 120 punti nel secondo segmento di gara ma con il totale di 201.98 frantumano il loro stesso record di 200.43 con il quale, alla Cup of China, erano stati i primi a sfondare il tetto dei 200 nella danza. Il loro arrivo alle finali di Nagoya, dunque, è adesso ufficiale e la sfida con i canadesi campioni del mondo Virtue / Moir si annuncia scintillante.
Charlène Guignard e Marco Fabbri hanno chiuso, invece, in quinta posizione, dopo un libero da 101.28 (52.23 / 50.05 -1.00) e un totale di 171.01. Al termine dello short la coppia allenata da Barbara Fusar Poli era quarta con 69.73 (36.24 / 33.49) e il loro libero è perfetto, ma non abbastanza da confermarsi ai piedi del podio. Ancora un quinto posto, dunque, come alla Rostelecom Cup. Le note dei Muse accompagnano Marco e Charlene attraverso una bellissima trottola combinata iniziale di livello 4, i passi valgono 3, i twizzles 4, come tutti i sollevamenti, straordinario il rotational lift. A fine gara gli azzurri ammettono con queste parole la loro delusione: “Personalmente riteniamo di aver pattinato bene, anche meglio di quanto fatto alla Rostelecom Cup dove, pur con livelli tecnici inferiori, abbiamo avuto un punteggio più alto. Avremmo gradito qualche punto in più, ma resta la soddisfazione per una prova in cui ci siamo sentiti davvero nella parte; certo, c’è margine di miglioramento, ma a novembre siamo a buon punto e procedendo passo dopo passo abbiamo fiducia di poter raggiungere i nostri obiettivi“.
E dalla Francia ci spostiamo adesso a Varsavia, dov’è andata in scena la Warsaw Cup 2017, ottava tappa delle ISU Challenger Series 2017/2018, dove è stato un trionfo azzurro nelle due categorie con gli italiani ai nastri di partenza. Valentina Marchei e Ondrej Hotarek (Aeronautica Militare-Fiamme Azzurre) hanno infatti stravinto tra le coppie di artistico con un 193.14 inavvicinabile per i russi Boikova – Kozlovskii, secondi con 180.84, e tantomeno per i tedeschi Hase – Seegert (167.72). Primi già nel corto con 66.70 (36.94 / 29.76), Valentina e Ondrej si sono confermati nel secondo segmento di gara con 126.44 (64.44 / 62.00) che li lancia, per l’appunto, a quota 193.14, secondo miglior risultato di questo inizio di stagione dopo il 193.63 realizzato a Mosca in occasione della Rostelecom Cup. Ottavo ed ultimo, invece, l’altro tandem azzurro formato da Ghilardi-Ambrosini (Ice Lab), che si ferma a 137.56.
Gli altri due italiani in gara erano invece impegnati nell’individuale maschile, prova conquistata dal 19enne milanese Matteo Rizzo (Ice Lab), bravissimo a imporsi firmando il primato personale con 232.98 punti, in virtù del record siglato oggi in un secondo segmento da 157.34 (82.24 / 75.10) con GOE tutti positivi e un bel 1.60 nel triplo Axel. Matteo ha dominato la gara dall’inizio alla fine e nel programma corto ha toccato quota 75.64 (41.39 / 35.25 – 1.00). Un’altra grandissima performance dunque per il giovane azzurro, che sta vivendo una stagione positiva, costellata di ottimi risultati e primati in serie. Termina invece al posto Adrien Bannister (Ice Lab), nono con 174.10. Il suo libero vale 115.45 con 56.15 di tecnico e 60.30 di components.
Ed infine la 20th Merano Cup. Tra le ladies la regina è Giada Russo con un totale di 149.30. Per lei è il nuovo primato personale e arriva a pochi giorni dal secondo posto all’Ice Challenge di Graz, in cui aveva totalizzato 139.36. Il suo short non si apre benissimo, il flip le dà decisamente qualche problema, ma il resto del programma è pulito e vale 52.98. Il libero dell’atleta dell’Ice Club Torino vale 96.32 (41.52 / 54.80) ed è ben tenuto su dalla parte artistica, con diversi 7.50.
Anche nella categoria junior vince la scuola diretta da Claudia Masoero, con il primo posto della piemontese Lucrezia Beccari. Per lei dominio assoluto già nel programma corto, pattinato sulle musiche di “Alien” e “Visitors”, e con i giudici che la premiano con un bel 50.96 (29.16 / 21.80) per poi confermarsi nel libero, sulle musiche di “Schlinder’s List” e del “Pianista” di Polanski, con 101.98 e arrivando così a 152.94. “Lucrezia è in continua crescita – ha dichiarato al termine della gara Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo di Lucrezia Beccari – sono molto soddisfatto dei suoi risultati, del suo impegno e delle sue capacità di apprendimento. E’ una brava saltatrice e sa interpretare, sulla musica, ruoli diversi”. La settimana prossima la Beccari sarà impegnata in un’altra competizione internazionale e gareggerà ad Innsbruck nella Cup of Tyrol.
Gabriele Frangipani vince nella categoria junior men con 178.69, rimanendo in testa alla classifica dopo uno short da 61.48. Il suo libero è da 117.21 ( 61.71 / 57.50 -2.00). Tra le advanced novice girls si impone Ester Schwarz con 92.61. Prima dopo un corto da 34.59 (19.17 / 15.42), la pattinatrice non ha avuto problemi a confermarsi, nonostante il suo sia stato il secondo libero della giornata con 58.02 ( 26.29 / 31.73), battuta per pochissimo da Serena Joy Roblin, autrice di un FS da 58.83.
Daniel Grassl chiude terzo tra i senior men. L’atleta della Young Goose Academy di Egna porta sul ghiaccio uno short da 65.55 e il suo è il secondo libero della giornata con 122.82 per un totale di 188.37.