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“Il Cio accoglie con favore l’annuncio della Wada di condurre una revisione completa della decisione di Rusada al fine di prendere in considerazione ulteriori azioni e la possibilità di risolvere il caso il prima possibile senza ulteriori indebiti ritardo“. Così il Comito Olimpico Internazionale si è espresso per invocare una veloce risoluzione del caso di doping legato alla russa Kamila Valieva, in quanto è ancora in sospeso l’assegnazione delle medaglie della gara a squadre dei Giochi olimpici di Pechino 2022. La gara, che ha visto partecipare anche la classe 2006, era stata vinta dalla Russia davanti a Stati Uniti e Giappone. Valieva era stata trovata positiva ad un medicinale che cura l’angina effettuato il 25 dicembre 2021, quando ancora aveva 15 anni; per questo motivo, come affermato di recente dalla Rusada (agenzia antidoping russa), non sarebbe sanzionabile (il Codice internazionale antidoping può prendere provvedimenti solo a partire dai 16 anni). Una decisione però impugnata dalla Wada (l’agenzia antidoping mondiale), che ha annunciato ricorso al Tas.
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