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La città giapponese di Sapporo, candidata all’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2030, ha tagliato di circa un quarto il budget previsto per l’evento. Lo ha annunciato il sindaco, in un contesto di timori di una reazione negativa da parte della popolazione giapponese. La città, considerata una delle favorite per ospitare questi Giochi, ha ridotto di 90 miliardi di yen (703 milioni di euro) la sua stima di budget pubblicata nel 2019, che inizialmente era compresa tra 310 e 370 miliardi di yen (da 2,4 a 2,8 miliardi euro). I tagli seguono la rabbia di molti giapponesi per l’impennata dei costi delle Olimpiadi di Tokyo di quest’anno.
Il budget definitivo per i recenti Giochi estivi, posticipati di un anno a causa della pandemia da Covid-19, ha raggiunto almeno 1.644 miliardi di yen (13 miliardi di euro), con alcune stime che suggeriscono che il costo reale fosse molto più alto. Queste le dichiarazioni del sindaco Katsuhiro Akimoto: “La portata delle Olimpiadi estive e invernali è completamente diversa. Il costo complessivo è inferiore a un terzo (rispetto ai Giochi estivi) ed è importante trasmettere questo messaggio”. I funzionari di gara di Sapporo hanno ora fissato un budget stimato tra 280 e 300 miliardi di yen (da 2,1 a 2,3 miliardi di euro) per i Giochi del 2030 e hanno ridotto il numero di sedi di gara.
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