La pista della Corviglia, tra luci e ombre. La prima manche del gigante maschile del Mondiale di St. Moritz si chiude con distacchi contenuti per le prime posizioni e con gli italiani lontani dalla zona medaglie. In testa c’è l’austriaco Marcel Hirscher, che ha saputo interpretare benissimo il tracciato molto tecnico della pista svizzera. Il suo principale rivale, Alexis Pinturault, ha commesso qualche errore di troppo nella parte alta della sua discesa, accumulando due terzi del suo distacco nelle prime dieci porte: il francese è al terzo posto provvisorio, staccato di 35 centesimi dalla leadership. In mezzo ai due, la mina vagante Philipp Schoerghofer, a soli 26 centesimi dal connazionale Hirscher.
Non bene l’Italia, oggi. Orfani di Luca de Aliprandini, che ha dato forfait a causa di un trauma cranico, il miglior azzurro è stato Riccardo Tonetti, sceso con il pettorale 21. Piazzatosi al nono posto, ha accumulato 41 centesimi di ritardo nella parte alta del tracciato, ma da quel momento in poi, ha interpretato bene la pista, specialmente nella lunga immediatamente successiva al muro, punto chiave di tutta la prova. In fondo, Tonetti è arrivato con 85 centesimi da Hirscher, a mezzo secondo dalla zona medaglie. “Sono contento: mi ero posto l’obiettivo di attaccare e l’ho fatto – ha sottolineato un Tonetti molto soddisfatto -. Sono lontano dal podio, ma ci proverò lo stesso nella seconda manche, cercando magari di limare qualche errorino di troppo”
La punta della nazionale era Florian Eisath, sceso con il pettorale numero 9. L’azzurro, che ha all’attivo il terzo posto nel gigante in Alta Badia lo scorso dicembre, non è andato oltre l’undicesima posizione. Non male nella parte alta, sbaglia tanto dalla metà in giù, accumulando un ritardo complessivo di 1’’05. “Ho sbagliato nella lunga finale, dove di solito posso fare la differenza – ha detto a caldo ai microfoni di Rai Sport -. Ho perso un attimo la concentrazione e mi sono disorientato. Ho buttato un po’ via l’occasione per restare attaccato ai primi. C’è ancora la seconda manche, comunque, e speriamo di migliorare”.
Non male Simon Maurberger, chiamato all’ultimo momento nella squadra di gigante per sostituire De Aliprandini. L’outsider azzurro ha accumulato un distacco di 1”53 e ha ottenuto il pass per la seconda manche.
Manfred Moelgg, lento e macchinoso sul muro, ha terminato la sua prova con 1’’54 di ritardo dalla vetta. Lui, che ha già vinto tre medaglie in carriera ai mondiali, ha confermato la tendenza stagionale, non esprimendosi al meglio in gigante. I riflettori saranno puntati su di lui nella gara di slalom, dove potrà senz’altro fare di più. “Ho provato a spingere sugli sci e forse sono stato un po’ troppo sicuro – ha dichiarato Moelgg al termine della prova -. La visibilità non era ottimale, ma non è stato questo il problema di oggi: potevo fare di più”.
Niente gloria nemmeno per i padroni di casa svizzeri, quest’oggi. Gli elvetici, in testa nel medagliere della competizione, con ogni probabilità non andranno a medaglia: Justin Murisier ha chiuso poco fuori dai dieci, ma il suo distacco da Hirscher è di 1’’11, più indietro ancora Carlo Janka, nonostante una buona prima parte di manche. Le sorprese di giornata, invece, arrivano da un altro austriaco, il giovane Roland Leitinger (che ha chiuso la manche in sesta posizione) e dal croato Filip Zubcic (decimo a metà gara), erede di Ivica Kostelic, che ha messo insieme la miglior prova stagionale.