A Hochfilzen quest’oggi si chiudeva il Mondiale di Biathlon con l’attesissima mass start maschile. La gara ha visto il successo di un outsider di lusso, quale il tedesco Simon Schempp, bravo a staccare la concorrenza nell’ultimo chilometro. Dietro di lui ennesima medaglia, oggi d’argento, per Johannes Boe che ha preceduto in volata l’austriaco Simon Eder. Solo 24mo l’azzurro Windisch.
In 15 chilometri e quattro poligoni la Norvegia cercava riscatto dopo la deludente staffetta di ieri e si affidava a Johannes Boe (che in questa stagione ha vinto la mass start di Anterselva) per muovere il suo medagliere, finora fermo a una sola medaglia d’oro. Occhi puntati ovviamente anche su Martin Fourcade, che ieri non è riuscito a completare la rimonta francese fermandosi al secondo posto in staffetta. Gara che si presentava aperta anche per il tedesco Simon Schempp e per i russi Anton Babikov e Anton Shipulin. L’Italia era rappresentata dal solo Dominik Windisch, al via in tutte e tre le mass start stagionali. L’azzurro, reduce da una grandissima prova in staffetta, partiva con l’obiettivo di ritagliarsi un ruolo di outsider nella gara, dopo che ai mondiali dello scorso anno, a Oslo, si fermò al quarto posto, a soli 13″ dal podio.
Dal primo poligono si capisce già l’andazzo, condizioni meteo ideali, livello medio altissimo sicché erano in molti a fare percorso netto. Shipulin davanti a tutti, anche se ancora con gruppo compattissimo (29 atleti nel giro di 30 secondi), e la sensazione che a fare la differenza oggi sarebbe stata la qualità sugli sci. Tra i migliori da segnalare solo l’errore di Eberhard e purtroppo del nostro Windisch. L’azzurro arrivava intorno al 25mo posto al secondo poligono a terra, e con una serie immacolata era bravo a guadagnare 6 posizioni. In testa inciampava in un errore Shipulin, così come il bulgaro Iliev, mentre a comandare la gara con zero errori c’era il sempre più sorprendente Lowell Bayley che si lasciava appena alle spalle il duo austriaco Landertinger ed Eder.
A guidare il gruppo prima dei bersagli in piedi era il tedesco Doll comunque a tirare un gruppo sempre compatto, solo a questo punto avveniva la prima vera selezione con errori in serie per alcuni tra i migliori. Tra coloro che erano immuni da errori rimanevano ancora davanti a tutti Simon Eder e Lowell Bailey, con appena dietro Martin Fourcade, l’unico in top10 con un errore a referto. Male Windisch che con due errori abbandonava le velleità per un posto tra i top10. Gara quindi concitatissima che si decideva come nelle previsioni immediatamente dopo l’ultimo poligono, al quale arrivava comunque un gruppetto formato da 6 unità: Fourcade, Eder, Landertinger, Schempp, Boe e Peiffer, con Bailey crollato fisicamente alla distanza. Disastro Fourcade, che dopo aver faticato ad inquadrare il poligono, sbagliava due volte il bersaglio. Ancora perfetti Eder e Schempp che si portavano davanti a tutti, dietro di loro il cecchino Bailey ritornava sotto (solo un bersaglio mancato in tutti i mondiali), anche se Johannes Boe sembrava averne di più sugli sci. Bene Windisch che chiudeva con zero errori all’ultimo poligono.
Proprio sull’ultima rampa Simon Schempp scattava e lasciava sul posto il suo contender, che a questo punto veniva prima inghiottito dal ritorno di Boe, e poi dal norvegese superato in volata. Dietro di loro staccatissimi fuori dal podio i favoriti Shipulin e Fourcade, sesto un comunque buon Bailey. Per Windisch una chiusura di mondiale in tono minore con un mediocre 24mo posto. Competizione mondiale che comunque ha consacrato gli azzurri nell’élite del biathlon mondiale, con l’acuto della Runggaldier a medaglia e piazzamenti spesso di rilievo, con un unico grande rimpianto per la staffetta femminile.
Le dichiarazioni dell’azzurro:
http://www.sportface.it/video-e-podcast/biathlon-mass-start-uomini-mondiali-hochfilzen-dichiarazioni-interviste-windisch-italia/140996