Sulla pista che ha visto l’Italia protagonista all’Olimpiade del 1994, la bella ed ormai storica pista di Hafjell, non è riuscita l’impresa contro pronostico a Sofia Pizzato e Carlotta Saracco, nona e quindicesima, nella gara dominata dalle austriache Nadine Fest e Julia Scheib.
Le due austriache non erano date tra le favorite dai punteggi FIS con cui si presentavano all’evento, ma avevano deciso di testare la pista circa tre settimane fa, in occasione dei campionati norvegesi junior: in quell’occasione in due prove di superG la Fest si era imposta altrettante volte, mentre la Scheib era giunta seconda nell’unica gara conclusa. Insomma, con ogni probabilità per la Fest questa sarà una delle piste preferite in assoluto con tre vittorie consecutive, ma soprattutto ora il titolo Olimpico giovanile.
Terzo posto a sorpresa per la svizzera Aline Danioth, specialista delle prove tecniche e che in questa stagione ha gareggiato solo una volta in superG, seppur proprio sulle nevi di Hafjell in occasione della coppa Europa di dicembre. Per la forte elvetica, che ha già debuttato in coppa del mondo questa stagione, ora più che mai ci sarà grande aspettativa per la combinata di domani. Quarta piazza ancora per la svizzera, con una Melanie Meillard che sarà doppiamente delusa per la medaglia di legno, seppur a più di quattro decimi dal podio, poiché partita con aspettative di vittoria data la forma in superG mostrata la scorsa stagione, quando proprio su questa pista fu ottava ai mondiali junior. Anche per lei però ci sono ottime possibilità di migliorarsi già domani con la prova di combinata alpina, considerate le ottime capacità di slalomista.
Delusione per le atlete di casa Kristiane Bekkestad e Kajsa Vickhoff Lie, rispettivamente prima e terza favorita della vigilia: la prima si è dovuta accontentare di un sesto posto a 1,73 secondi dalla testa, la seconda non ha concluso la gara, come molte tra le prime a partire (ben 5 delle prime 10 non hanno tagliato il traguardo, seppur una, la tedesca Katrin Hirtl-Stanggassinger, fosse stata fermata e quindi le è poi stato concesso di ripetere la gara, chiusa in quinta piazza).
Come detto, due buoni piazzamenti per le due azzurre in gara, che nella gara per loro meno congeniale si sono difese e soprattutto hanno potuto testate in condizione di gara la neve e la pista norvegese, in vista delle discipline in cui tenteranno l’assalto ad una seppur difficile medaglia. La Pizzatto ha pagato caro il pezzo centrale della pista, in cui ha accumulato più di metà dei 2,53 secondi pagati alla leader austriaca, ma recuperando su quasi tutte nell’ultimo intermedio, chiudendo nona. Più staccata la Saracco, un anno più giovane della compagna di squadra e delle tre atlete sul podio, che ha accusato un distacco di 4,25 secondi, che le è valso comunque il quindicesimo posto.
Come detto, domani sarà la volta della prova di combinata alpina con prova di superG alle 10.20 e di slalom alle 13.50.