Carlotta Saracco, classe 1999, è la giovanissima sciatrice convocata agli Youth Olympic Games di Lillehammer. Appena atterrata all’aeroporto di Oslo, ci racconta le sue speranze ed i suoi obiettivi per questo importantissimo evento.
Carlotta, innanzitutto complimenti per la convocazione! Te l’aspettavi o è stata una sorpresa?
“Sono davvero felice che abbiano scelto me per questi Giochi Olimpici Giovanili. All’inizio non pensavo che mi chiamassero, invece poi è arrivata la convocazione; hanno scelto me e un’altra ragazza del Veneto e sono davvero entusiasta. Rappresenterò l’Italia per lo sci alpino femminile, cercherò di fare del mio meglio e spero di non deludere le aspettative”.
Hai degli obiettivi per queste gare?
“Non ho degli obiettivi specifici, non conosco le avversarie con cui mi confronterò, quindi darò il massimo di me stessa e poi si vedrà”.
Questa è la tua prima stagione nel “mondo” delle gare FIS, com’è stato il primo impatto e come ti sembra?
“È tutto molto diverso rispetto alla categoria allievi. Fino allo scorso anno gli eventi importanti erano pochi nell’arco di una stagione, quest’anno ogni gara fa da sé ed è importante. Le avversarie sono forti e sono sempre le stesse ad ogni gara, però è bello che ci sia più confronto”.
Sei un’atleta polivalente, infatti hai già corso in tutte e quattro le discipline.
“Sì esatto, e ad essere sincera mi piacciono davvero tutte. Certo, prediligo quelle tecniche, infatti è in slalom e gigante che ho i punteggi FIS migliori, che dovrebbero consentirmi di partire con dei buoni pettorali in queste Olimpiadi Giovanili”.
Qual è, fino ad oggi, il risultato più bello della tua carriera, o che ricordi più volentieri?
“Fortunatamente fino ad ora ho ottenuto sempre ottimi risultati. Anche ai campionati italiani sono andata spesso bene. Forse la vittoria più bella è stata quella della Longines Future Ski Champions del 2014”.
A quanti anni hai iniziato a sciare e chi ti ha avvicinato a questo sport?
“Ho cominciato a sciare a 3 anni grazie a mio papà che è un allenatore di sci. Tuttora, quando riesce, mi allena e cerca di seguirmi. Arriverà a Lillehammer due giorni dopo di me e vedrà le mie gare”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto, se si può dire?
“Non lo dico, altrimenti non si avvera! (sorriso) Ma ovviamente spero di continuare a raccogliere buoni risultati nello sci e sogno di arrivare ad alti livelli”.
Quali sono i tuoi hobby?
“Tra sci e scuola non mi resta molto tempo libero, ma mi piace molto leggere. Una delle mie ultime letture è stata un libro della saga “Il ciclo dell’eredità”. Comunque frequento il liceo socio-psico-pedagogico con indirizzo sportivo di Limone Piemonte e questo mi consente di conciliare i miei impegni sportivi con quelli scolastici”.
Hai portato con te un portafortuna o qualcosa che ti faccia ricordare i tuoi affetti anche lì in Norvegia?
“No, in valigia non ho messo alcun portafortuna, ma solo l’occorrente per questa trasferta. Mio papà arriverà qui e per quanto riguarda i miei amici, grazie ai loro messaggi, li sento davvero vicini”.
In bocca al lupo Carlotta, non solo per le gare ma anche per la bellissima esperienza che stai per vivere!
“Crepi il lupo e grazie davvero!”