
Patti Zhou
La storia di Patti Zhou, astro nascente dello snowboard e del surf, si presenta praticamente da sola. Classe 2011, l’atleta di Pechino ha da poco compiuto tredici anni e sembra già avere le idee chiare per il futuro, oltre ad una spiccata personalità. Elementi fondamentali per la crescita di un professionista, ma anche perfettamente compatibili con le idee di Swatch, che solo pochi giorni fa ha ufficializzato il suo ingresso nel Proteam. Zhou è quindi volata a Schilthorn per inaugurare le prime sessioni private di Swatch Nines Snow, evento che per il terzo anno consecutivo fa base nel Canton Berna dal 7 al 12 aprile. La competizione non è l’aspetto principale della rassegna, che mira invece a scatenare la creatività degli atleti facenti parte della squadra svizzera, con il suo culmine che avrò luogo proprio domenica in una sessione aperta al pubblico.
Patti, quali sono state le prime sensazioni sulle rampe Swatch?
“Per me è la prima volta qui a Schilthorn. Ho passato qui le ultime 24 ore e mi sono divertita molto. Il setup è pazzesco e dà la possibilità di esprimersi in modi diversi, di allenarsi in maniera nuova. È stato un piacere conoscere atleti provenienti da ogni parte del mondo e sono molto triste di dover già partire”.
Sei salita sullo snowboard a soli due anni…
“Sì, ho cominciato quando ero molto piccola, poi ho aggiunto anche il surf. In realtà le prime vere esperienze nel settore sono iniziate naturalmente qualche anno dopo, anche se non ho grande memoria di quei tempi perché ero molto molto piccola”.
Da Pechino tutta la tua famiglia si è spostata in Colorado, un cambio radicale.
“A causa del Covid, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti e siamo poi rimasti in Colorado, dove mi alleno ancora oggi. Non è stato semplice, ma gli Stati Uniti sono un posto ottimale perché ci sono tutte le strutture necessarie per prepararsi agli eventi e crescere come atleta”.
Ora l’ingresso in Swatch. Che emozione è stata?
“Sono entrata a far parte dello Swatch Proteam da poco e la cosa mi ha emozionata molto. Amo la mentalità dell’azienda e per me è incredibile poter essere una di loro in tutto e per tutto. Oltretutto, c’è il tema degli orologi: mi piacciono molto e adoro indossarli”.
Nonostante tutte queste esperienze sei giovanissima. Pensi che questo faccia la differenza?
“Credo che il vantaggio di essere così giovane sia la possibilità di vivere le emozioni al massimo. Al momento in tutti gli eventi cerco di essere spensierata e di godermi tutte le nuove esperienze, credo sia meraviglioso”.
La tua famiglia ti supporta sin dall’inizio, che rapporto hai con loro?
“Devo molto a mio padre, anche se in questo momento lo vedo poco perché non può seguirmi in tutte le competizioni. La mia famiglia mi ha supportata dal primo istante e non ha mai smesso di farlo, permettendomi di praticare questi sport con tranquillità. Devo dire che anche mia madre è stata fondamentale per la mia crescita, voglio molto bene a tutti loro”.
Hai già degli obiettivi a lungo termine?
“Su questo sento di avere le idee chiare. Il mio sogno vincere diventare un’atleta olimpica e vincere una medaglia”.