
Ikuma Horishima - Foto Heikki Saukkomaa IPA
La tappa conclusiva della stagione di Coppa del Mondo di freestyle a Livigno si apre con le vittorie nelle finali di Moguls del giapponese Ikuma Horishima e della statunitense Jaelin Kauf. Una chiusura in bellezza nella località che tra meno di un anno ospiterà i Giochi Olimpici. La statunitense, che si è già assicurata i primi titoli della sua carriera vincendo la Dual Moguls e la Overall Moguls Cup, si è presentata a questo appuntamento in testa alla classifica di specialità Moguls con sei punti di vantaggio sulla francese Perrine Laffont, tornata nel circuito della Coppa del Mondo in questa stagione dopo un anno di assenza e costretta a saltare la tappa di Almaty, dove ha ceduto il primo posto alla collega americana.
A Livigno non ci sono altri ribaltoni: Kauf conquista la sfera di cristallo e lo fa grazie ad altri 100 punti messi in cassaforte. Duello a due doveva essere a duello a due è stato sin dalle qualificazioni: Laffont chiude in testa con 75.86 davanti a Kauf (75.77), che completa il sorpasso nella Final 2 con una prestazione da 81.21 punti, frutto di un super 47.50 nella componente ‘Turn’. Niente da fare per Laffont, che chiude al secondo posto (77.07) sia a Livigno sia nella classifica di specialità. Terzo posto per l’altra statunitense, Tess Johnson (74.94), mentre la canadese Maia Schwinghammer (73.81) chiude ai piedi del podio. Quinta e sesta posizione per le giapponesi Hinako Tomitaka (70.22) e Hina Fujiki (66.31). Stop al primo turno per l’azzurra Manuela Passaretta che non è andata oltre il 28esimo posto complessivo col totale di 48.00.
Nella gara maschile è un giapponese a fare festa. Ikuma Horishima dopo aver dominato le qualificazioni col punteggio di 80.26, chiude in testa spingendosi fino al totale di 85.37 (T 17.64, Turns 50.30, Air 17.43). Alle sue spalle il fuoriclasse canadese Mikael Kingsbury, che può però consolarsi con il titolo Moguls, quello Overall e con la vetta del Dual, il cui gran finale è in programma domani. Terzo posto per lo statunitense, Charlie Mickel (80.14). Più indietro l’altro americano, Nick Page (4°, 79.16) e lo svedese Filip Gravenfors (5°, 71.67). Sesto l’australiano Matt Graham, squalificato.