“Aspettiamo di capire le decisioni degli organismi internazionali perché la quota delle squadre che possono andare alle Olimpiadi di Pyeongchang è suscettibile di variazione per via della Russia. Al momento abbiamo 129 atleti selezionabili, ma le scelte delle federazioni si faranno più avanti. Al momento il 41% degli atleti sono donne e l’Italia manca solamente nell’hochey su ghiaccio”. Queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò nel giorno della cerimonia della consegna del tricolore da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Parole che potrebbero rimescolare le carte in tavola soprattutto per quel che riguarda i pass olimpici.
L’Italia del curling femminile dunque spera ancora. La nazionale azzurra ha visto sfumare il suo sogno nel torneo di qualificazione olimpica a Pilsen per via delle due sconfitte nei playoff contro Cina e Danimarca. Ma la speranza per le Olimpiadi di Pyeongchang non è del tutto perduta. Per via della Russia. La nazionale femminile infatti si è qualificata per i Giochi Olimpici invernali, ma le atlete presenti nella squadra potrebbero gareggiare sotto la bandiera dell’Oar (Olympic athlete from Russia) anche se gli organi internazionali potrebbero anche decidere di estromettere totalmente le russe. A quel punto l’Italia sarebbe la prima squadra ad essere ripescata. Bisogna solo attendere, ma questa situazione potrebbe rientrare anche in altre discipline come il bob a quattro.