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Tanto rammarico per gli azzurri al termine della gara di combinata nordica ai Mondiali di Seefeld 2019 chiusa al settimo posto. A compromettere il risultato per i nostri colori è stata la squalifica di Samuel Costa a causa di un’irregolarità nel peso durante il turno di salto: “La squalifica di Samuel è stata un colpo al cuore – dice Raffaele Buzzi– ma purtroppo succede. Così partire nel fondo è stata dura perché c’era rabbia per quanto accaduto. Cos’è successo a Costa? Era convinto di essere oltre il suo peso perché nei giorni scorsi era abbondantemente più pesante, oggi non ha pensato di controllare prima del salto”. Tanto rammarico anche per Aaron Kostner che aveva relizzato il suo miglior salto stagionale: “Peccato per la squalifica di Costa perché abbiamo saltato tutti bene. Sono cose che possono succedere, i controlli sono molto severi. Nella gara di fondo ho dato comunque tutto, abbiamo dimostrato che siamo tutti in forma e potevamo giocarcela, la ruota girerà anche per noi”. Per Alessandro Pittin andrebbero cambiate le regole: “Non penso che abbiamo rubato così tanto. Ogni tanto si può passare sopra a questi errorini, il fatto è che il nostro sport è dettato dalle regole, a volte troppo. In una gara si può perdere tanto peso anche per lo stress, non credo sia una colpa così grande. In ogni caso abbiamo lottato e abbiamo fatto una gran bella gara, potevamo giocarcela con le nazionali più forti”.
Alessandro Pittin: “Non sono stato fortunato in nessuna delle gare di questi Mondiali. Stavolta potevamo lottare per il quinto posto come nella team sprint, forse anche per il quarto. Purtroppo è stato un errore nostro, è giusto così, ma magari ci si poteva pensare su. Non penso che abbiamo rubato così tanto. ogni tanto si può passare sopra a questi errorini, il fatto è che il nostro sport è dettato dalle regole, a volte troppo. In una gara si può perdere tanto peso anche per lo stress, non credo sia una colpa così grande. In ogni caso abbiamo lottato e abbiamo fatto una gran bella gara, potevamo giocarcela con le nazionali più forti. Resta la rabbia e il rammarico per non essere dove avremmo meritato”.