
Vinzenz Geiger - Foto MARKKU ULANDER/LEHTIKUVA/Sipa USA
La Germania vince la gara a squadre maschile di combinata nordica, valida per i Campionati Mondiali di Trondheim. Fondamentale la quarta e ultima frazione, che ha visto Vinzenz Geiger allungare nei confronti dell’austriaco Fabio Obermayr. Il tedesco ha dunque concluso in testa, andando a prendere il trionfo costruito da Johannes Rydzek, Wendelin Thannheimer e Julian Schmid. La Germania ha tagliato il traguardo dopo 50’37”7 di gara, con l’Austria a 6”8 di distanza. Terzo gradino del podio per la Norvegia, distante 1’38 dalla squadra vincitrice. Gli scandinavi hanno dovuto fare i conti con la squalifica di Graabak al termine del primo turno di salti, che ha così visto i padroni di casa passare dalla prima alla quinta posizione nel corso della gara.
Buon risultato per l’Italia, che al traguardo è sesta. Il quartetto azzurro formato da Aaron Kostner, dal giovane Manuel Senoner, Alessandro Pittin e Raffaele Buzzi riesce a mettere a punto una rimonta positiva. La squadra tricolore recupera due posizioni rispetto al piazzamento ottenuto sul trampolino, superando Francia e Stati Uniti e terminando a 3’39”1 dalla Germania. “Sono abbastanza felice della mia gara, già stamattina sul trampolino ho fatto bene. Le condizioni non erano facili, la neve era molle dopo la staffetta femminile del fondo, ma su queste nevi riesco ad esprimermi al meglio”, dichiara Aaron Kostner.

“Mi sento meglio, peccato essermi ammalato a gennaio, quando la forma era in crescendo”. Afferma invece Alessandro Pittin. “Ora sto tornando ad avere buone sensazioni: ho voluto partire forte al cambio per recuperare il più possibile. Abbiamo raccolto il risultato che potevamo aspettarci, grazie anche a buoni materiali. Su un fondo così pesante anche 5 chilometri si fanno sentire: siamo consapevoli che le prime cinque nazioni hanno qualcosa in più di noi ma il Giappone non è poi così lontano”. La parola passa a Raffaele Buzzi: “Son contento della mia prestazione, era un po’ che non facevo una 5km ed è stato bello. Dopo il salto ci siamo dati come obiettivo il sesto posto e possiamo ritenerci soddisfatti. Il quinto posto non era lontanissimo: i giapponesi saltano bene, ma nel fondo hanno qualcosa in meno di noi e se continuiamo a lavorare sodo possiamo avvicinarci ancora. Sulla neve così bagnata sappiamo esprimerci al meglio. La mia stagione è stata un po’ difficile, ho avuto un calo per via dell’influenza: non è stato un super inverno ma sto ritrovandomi”.