Il mondo della combinata nordica perderà presto uno dei suoi interpreti più luminosi, un campione che ha dominato la scena negli ultimi anni: Jarl Magnus Riiber, infatti, ha annunciato il ritiro al termine della stagione. Una perdita pesante per la disciplina, dato che il 27enne norvegese è il combinatista più vincente di sempre, con un palmares che vanta otto titoli iridati e cinque Coppe del mondo generali. Ma si tratta di un ritiro non certo “voluto” o programmato, dato che Jarl Magnus Riiber, alla vigilia della tappa di Seefeld, ha spiegato come il motivo riguarda la sua salute. Infatti, il norvegese ha spiegato di aver scoperto di avere la malattia di Crohn. Il ritiro di Riiber, inoltre, arriva a poche settimane dal doppio annuncio del ritiro dei campioni di biathlon Tarjei e Johannes Thingnes Bø: in poco tempo, quindi, la Norvegia perde tre rappresentanti di assoluto rilievo.
Le parole di Jarl Magnus Riiber
“Lo sport occupa l’intero giorno, tutti i giorni, mi sembra di essere prigioniero dei miei stessi obiettivi. Con un’Olimpiade alle porte (quella di Milano-Cortina nel 2026, ndr) dovrei fare nuovamente sacrifici enormi, considerando il mio stato di salute – ha spiegato il combinatista –. Non sono sicuro che il mio corpo possa sopportarlo. Preferisco fare un passo indietro ora, mentre sono ancora al vertice, per concentrarmi sulla mia salute e godermi la vita con la mia famiglia. Sono contento di poter essere più presente per i miei cari, specialmente per la mia compagna, che ha passato quasi cinque anni a crescere la famiglia come una mamma single, oltre a farmi da manager per tutti questi anni. Ora è il loro turno di venire prima di tutto”.
Cos’è la malattia di Chron
Questa diagnosi, come ha sottolineato Riiber, spiega anche i continui problemi fisici degli ultimi tempi. Infatti, da inizio stagione il 27enne lamenta problemi intestinali di un certo rilievo, con tanto di sangue nelle feci. Poi, i continui avanti e indietro dall’ospedale nei giorni successivi a Natale. Da qui i controlli più approfonditi, da cui è emerso che non si trattava di una semplice infezione, bensì di una malattia infiammatoria cronica intestinale che può colpire la parete di tutto il tratto gastrointestinale. La malattia di Crohn, appunto, che è caratterizzata dalla presenza di ulcere intestinali, alternate a tratti di intestino sano, e, se non curata adeguatamente, può portare a complicanze quali stenosi e/o fistole.
Fortunatamente, i farmaci e il monitoraggio costante permettono di controllare questi sintomi, tanto che i medici avrebbero detto a Riiber di essere “ottimisti” sulla sua possibilità di proseguire la carriera. Le incertezze sul lungo termine, però, sono diverse, e da ciò è derivata la decisione del ritiro a fine stagione.