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Samuel Costa non nasconde l’amarezza per il settimo posto al termine della Gundersen in Val di Fiemme, in Coppa del Mondo di combinata nordica. “Mi sentivo bene fisicamente anche nella salita finale ma purtroppo eravamo in tanti nel gruppetto di testa e sono rimasto chiuso, perdendo lo spunto giusto – racconta il poliziotto altoatesino -. Peccato, perché nel salto avevo reagito bene ad una condizione di vento non ideale. Guardo con fiducia al futuro, pensando a migliorare giorno dopo giorno, con l’obiettivo di arrivare davanti a tutti. Manca poco più di un mese al Mondiale che rappresenta l’obiettivo stagionale, questi piazzamenti aiutano a lavorare con la massima serenità“.
L’allenatore responsabile Paolo Bernardi si congratula comunque con Costa. “La gara di oggi ha un gusto particolare – spiega il tecnico trentino -, da come si era impostata era molto difficile arrivare nei dieci. Samuel invece ha disputato una gara superlativa e se fosse stato fortunato con il vento nel salto avrebbe potuto fare qualcosa di più grosso. Credo comunque sia solo una questione di tempo. Nella parte di salto si è stabilizzato sui livelli che gli competono, e pure in condizioni differenti sa gestire meglio le situazioni, cosi è più facile la tattica nel fondo“. Bernardi si sofferma anche sul recupero ai massimi livelli di Alessandro Pittin: “Sul trampolino piccolo è in linea con il lavoro pianificato all’inizio dell’anno, sul trampolino grande invece c’è ancora da lavorare. Da settimana prossima e fino alla fine di gennaio gareggeremo su trampolini a lui più adatti, lo rivedremo nelle prime dieci-quindici posizioni”.