Federica Brignone, Federico Pellegrino, Dorothea Wierer e Arianna Fontana hanno due caratteristiche in comune: sono tutti nati nel 1990 e sono dei fuoriclasse. In verità , c’è anche un altro aspetto che li accomuna: probabilmente si sarebbero già ritirati se i Giochi Invernali 2026 non fossero stati assegnati all’Italia. Gli anni scorrono inesorabili e rimanere ad alto livello è sempre più difficile, ma le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 saranno la ciliegina sulla torta delle loro strepitose carriere. Guai a pensare che aspettino i Giochi di casa solo per farsi una passerella e salutare il proprio pubblico. Brignone, Pellegrino, Wierer e Fontana non hanno assolutamente perso la voglia di allenarsi e lottare per le posizioni che contano. Ci sono e lo stanno dimostrando gara dopo gara anche in questa stagione pre-olimpica.
LA LONGEVITA’ DI BRIGNONE
La prima vittoria dell’Italia nella stagione invernale 2024/2025 porta la firma di Federica Brignone, che ha trionfato nel gigante dell’opening di Soelden. A Semmering, sempre in gigante, è arrivata poi la 29esima vittoria per un totale di 71 podi in Coppa del Mondo. Numeri straordinari che la rendono l’azzurra più vincente della storia nel massimo circuito internazionale. Considerando anche gli uomini, Brignone è seconda solo ad Alberto Tomba, primo con 88 podi in carriera. La Tigre di La Salle continua a migliorare anche un altro record: è la meno giovane di sempre ad aver vinto un gigante in CdM.
L’atleta dei Carabinieri, nata il 14 luglio 1990, ha messo in bacheca anche tre medaglie a cinque cerchi e tre mondiali. Una longevità incredibile per Brignone, che esordì in Coppa del Mondo nel gigante di Lienz il 28 dicembre 2007 e ad oggi ha disputato ben 343 gare in Coppa del Mondo. Nel 2020 diventò la prima azzurra di sempre a vincere la Sfera di Cristallo. Nelle ultime nove stagioni ha sempre chiuso la classifica generale tra le prime undici, con ben cinque top-5.
PELLEGRINO STELLA POLARE DEL FONDO
Lo sci di fondo italiano non sta vivendo i migliori anni, ma c’è un fuoriclasse che continua a dare spettacolo: Federico Pellegrino. In una disciplina in cui esplosività e cambi di ritmo la fanno da padrona, l’età è un fattore non indifferente. Ma non per “Chicco”, che ha aperto la stagione 2024/2025 con il terzo posto nella sprint a tecnica libera di Lillehammer lo scorso 7 dicembre, dimostrando di essere ancora molto competitivo. Il valdostano, nato il 1° settembre 1990, si è aggiudicato due Coppe del Mondo nella specialità sprint (2016 e 2021).
I podi in Coppa del Mondo sono complessivamente 56, di cui 42 nelle gare sprint (21 vittorie totali, 17 nelle sprint). L’atleta delle Fiamme Oro si è messo al collo anche due argenti olimpici, sempre nelle sprint (2018 e 2022), e sei medaglie iridate, fra cui spicca il titolo individuale di Lahti 2017 che lo ha reso il primo non nordico a riuscire nell’impresa. Un ruolino di marcia importante, che si chiuderà proprio con le Olimpiadi in Italia. Pellegrino, perfezionista che cura tutti i dettagli, ha infatti già annunciato che non disputerà nemmeno una gara dopo i Giochi: la sua grande carriera si chiuderà a Milano-Cortina davanti al pubblico di casa.
WIERER VERSO IL SILVER BIB
Quota 400 gare in Coppa del Mondo superata per Dorothea Wierer. L’altoatesina, nata il 3 aprile 1990, ha regalato al biathlon azzurro la prima Sfera di Cristallo della storia, nel 2019, riuscendo poi a ripetersi nel 2020. Nessuna atleta italiana delle discipline invernali era mai riuscita a vincere due Sfere di Cristallo consecutive. Sempre nel 2020 fu protagonista con due ori e due argenti dei Mondiali di Anterselva, la sua valle, che sarà sede del biathlon alle prossime Olimpiadi.
L’atleta delle Fiamme Gialle vanta 65 podi in CdM (18 vittorie), 12 medaglie iridate e tre bronzi olimpici. Nel massimo circuito mondiale ha collezionato nove top-10 consecutive nella generale (dal 2015 al 2020), firmando anche una striscia di ben 120 gare consecutive a punti. La difficilissima stagione 2023/2024 aveva fatto sorgere qualche dubbio sulla competitività di “Doro”, che in estate si è divertita a fare da inviata alle Olimpiadi estive di Parigi. Per molti erano chiari segnali che stesse mollando la presa, ma Wierer ha risposto con ottimi risultati che la candidano a grande favorita per il silver bib, pettorale nato da un’idea delle statunitensi Clare Egan e Susan Dunklee per premiare i migliori over 33 del circuito.
FONTANA: NUOVA SFIDA SU PISTA LUNGA
La donna italiana più medagliata in assoluto alle Olimpiadi, l’italiano più medagliato ai Giochi Invernali, l’atleta più medagliato al mondo nella storia dello Short Track. Questa è Arianna Fontana. L’Angelo Biondo si fece notare già a Torino 2006, dove con il bronzo in staffetta all’età di 15 anni e 314 giorni diventò la più giovane azzurra a vincere una medaglia a cinque cerchi. Da lì innumerevoli successi e record. Fontana venne scelta come portabandiera alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018, dove conquistò l’unico titolo che le mancava: l’oro olimpico (nei 500 metri).
L’atleta delle Fiamme Gialle fece faville anche ai Giochi di Pechino 2022, dove si confermò campionessa sui 500 metri e con gli argenti dei 1500 metri e della staffetta salì a quota 11 medaglie olimpiche. Fontana però è tutt’altro che sazia e per Milano-Cortina 2026 raddoppia l’impegno. Dopo le tante vicissitudini con la Fisg e un periodo di stop, Fontana è tornata a gareggiare, ma non solo nello Short Track. La valtellinese, infatti, ha deciso di cimentarsi anche sulla pista lunga e una cosa è certa: non è solo un passatempo, l’obiettivo è essere competitiva anche nel pattinaggio di velocità per chiudere in bellezza a Milano-Cortina.