![Tommaso Giacomel](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2025/01/Tommaso-Giacomel-Antholz-2025-1-1024x683.jpg)
Tommaso Giacomel - Foto IPA
È tutto pronto a Lenzerheide per la 60esima edizione dei Mondiali di biathlon. Ad aprire ufficialmente la rassegna iridata sarà la staffetta mista, in programma domani, mercoledì 12 febbraio alle ore 14.30 nella località elvetica. La gara vede al via 24 nazionali, ognuna con un quartetto a disposizione formato da due donne e due uomini: si gareggia in quattro frazioni della lunghezza di 6 km, ma in questa occasione l’ordine è invertito rispetto agli scorsi Mondiali di Nove Mesto, dunque in apertura ci saranno le donne e in chiusura gli uomini. Ogni atleta dovrà affrontare due poligoni, uno a terra e uno in piedi, e avrà a disposizione tre ricariche oltre ai cinque canonici colpi per colpire i bersagli: nel caso in cui non vi riesca, ad ogni ulteriore errore corrisponde un giro di penalità.
Nella scorsa edizione iridata in Repubblica Ceca, la medaglia d’oro andò alla Francia, che vinse nettamente davanti a Norvegia e Svezia. Un anno dopo, sono sempre queste tre nazionali le favorite per salire sul podio, ma c’è ampio spazio per gli outsider: tra questi anche l’Italia, che punta a migliorare il deludente decimo posto ottenuto nel 2024 da un quartetto (Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi) che sulla carta valeva molto di più.
I CONVOCATI DELLE NAZIONALI MAGGIORI PER I MONDIALI
![Dorothea Wierer](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2025/01/Dorothea-Wierer-Ruhpolding-2025-1024x683.jpg)
Il quartetto azzurro in gara
L’Italia si presenta ai nastri di partenza con una formazione rimaneggiata, vittima dell’assenza forzata per infortunio di Lisa Vittozzi, costretta a saltare tutta la stagione. Il quartetto azzurro di domani sarà formato in quest’ordine da Hannah Auchentaller, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Tommaso Giacomel. Importante sarà non perdere troppo terreno nella prima frazione, e in questo dovrà essere brava Auchentaller a limitare gli errori al tiro: l’altoatesina classe 2001 da questo punto di vista è una garanzia, date le ottime percentuali in questa stagione (92% a terra e 87% in piedi), ma la speranza è che abbia recuperato dai problemi fisici che l’hanno bloccata a inizio anno proprio sul più bello, dopo aver centrato una splendida top ten nella sprint di Le Grand Bornand a fine 2024.
Poi toccherà a una Wierer in crescita, che ha sfiorato il podio sia a Ruhpolding che nella sua Anterselva: la speranza è che riesca a sbloccarsi proprio nell’appuntamento più importante dell’anno. Per farlo dovrà essere precisa nel tiro in piedi, suo vero tallone d’Achille nel corso di questa stagione (78% di media, inferiore alle sue capacità), mentre sugli sci si è spesso e volentieri rivelata brillante. In campo maschile Hofer è stato molto altalenante in questa stagione, senza però il grande acuto: si troverà in pista assieme ad avversari di livello assoluto come Laegreid, Perrot, Ponsiluoma e Nawrath, e dovrà essere bravo a limitare i danni.
In chiusura ci sarà quello che a paletti è stato il biatleta migliore in questa stagione: dopo le prime tappe piuttosto opache, Giacomel è esploso a Ruhpolding, dove ha trovato la prima vittoria in carriera nella mass start, trovando poi due podi ad Anterselva che lo hanno lanciato con enorme fiducia verso l’appuntamento iridato. È in gran forma e ha dimostrato di potersela giocare con tutti, e se Hofer dovesse lanciarlo in una posizione a ridosso del podio ecco che l’Italia potrebbe giocarsi le proprie chance di medaglia.
![Lukas Hofer](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/12/Lukas-Hofer-Hochfilzen-2024-1024x628.jpg)
Le nazionali favorite per le medaglie nella staffetta mista dei Mondiali
Difficile stabilire chi tra Norvegia e Francia sia la favorita della vigilia. Come detto, i transalpini sono campioni in carica, ma le ultime uscite in campo maschile sono state inferiori alle attese: tra le donne, Lou Jeanmonnot e Julia Simon sono la coppia più forte al via, ma dovranno essere bravi Eric Perrot ed Emilien Jacquelin a capitalizzare il lavoro delle due colleghe. La Norvegia si presenta con quanto di meglio può offrire allo stato attuale: apriranno Ingrid Landmark Tandrevold (stagione travagliata per lei ma apparsa in ripresa) e Maren Kirkeeide, per finire con le due punte di diamante Sturla Holm Laegreid e Johannes Thingnes Boe, che all’ultimo Mondiale della carriera vorrà chiudere con il botto.
Da tenere in forte considerazione anche la Svezia, che in stagione ha vinto a Oberhof una delle due staffette miste disputate (l’altra a Kontiolahti fu appannaggio norvegese ma con una formazione rimaneggiata) e sa brillare negli appuntamenti importanti. Sulle ambizioni degli scandinavi pesa enormemente però l’assenza di Elvira Öberg, costretta al forfait dopo aver saltato l’ultimo appuntamento di Coppa del Mondo ad Anterselva per un’influenza. Il quartetto al via (Anna Magnusson, Hanna Öberg, Martin Ponsiluoma e Sebastian Samuelsson) è comunque di tutto rispetto, ma parte almeno un gradino al di sotto di Norvegia e Francia.
![Johannes Boe](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/03/Johannes-Boe-2024-7-1024x628.jpg)
Le possibili nazionali outsider
Se per oro e argento sembra una questione tra Norvegia e Francia, avanza la propria candidatura per il podio anche la Germania. La nazionale teutonica può contare su un quartetto piuttosto solido, trascinato da quella che fin qui è stata la mattatrice stagionale ovvero Franziska Preuss; la bavarese però non è sola, perché in apertura ci sarà la classe 2004 Selina Grotian, che ha già dimostrato di avere un potenziale enorme, mentre lato maschile si punta sulla precisione al tiro e sullo shooting time rapido degli esperti Philipp Nawrath e Justus Strelow. Più staccata c’è poi l’Italia, mentre i padroni di casa della Svizzera punteranno a sorprendere.
La nazionale rossocrociata può contare su una Amy Baserga in grande crescita nelle ultime settimane e capace anche di salire sul podio a Ruhpolding. Al suo fianco una biatleta competitiva come Lena Häcki-Gross e i solidi Sebastian Stalder e Niklas Hartweg. La lotta per il podio sembra circostanziata a queste nazionali, poiché le altre pur avendo anche individualità di alto livello, difettano di continuità nei quattro elementi: è il caso dell’Ucraina (meglio al maschile con Anton Dudchenko e Dmytro Pidruchnyi che al femminile con Iryna Petrenko e Khrystyna Dmytrenko) e della Finlandia, che paga alcune assenze e non è competitiva nell’ultima frazione (Suvi Minkkinen, Sonja Leinamo, Tero Seppälä e Olli Hiidensalo). Infine puntano ad un piazzamento in top ten Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio, Austria, Slovacchia, Polonia ed Estonia.