La Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon sta attraversando la classica pausa a cavallo tra del nuovo anno, pronta a tornare nelle prime settimane di gennaio con le consuete tappe tedesche di Oberhof e Ruhpolding, ma è già tempo di pensare ai Mondiali di biathlon 2025, in programma a Lenzerheide. La 60esima edizione della rassegna iridata si terrà in Svizzera, e la sede delle gare è la Roland Arena, situata nel comune di Lantsch; l’impianto è stato di recente oggetto di una ristrutturazione ed ampliamento, proprio in vista dei Mondiali, che si terranno dal 12 al 23 febbraio.
Nonostante la Svizzera la faccia da padrone in diversi sport invernali, sci alpino su tutti, nel biathlon non può vantare una grande tradizione. Oltre a non aver mai vinto una Coppa del Mondo, né al maschile né al femminile, la nazionale elvetica non è nemmeno mai salita su un podio mondiale nella disciplina. Sarà la seconda volta in assoluto che la Svizzera ospita la rassegna iridata, a quarant’anni di distanza dalla prima volta, quando nel 1985 Egg am Etzel fu sede dei Mondiali femminili (una delle cinque volte nella storia in cui le sedi sono state separate). Dal 1989 i campionati sono unificati e nella stessa manifestazione si tengono sia le competizioni femminili che quelle maschili; si disputano ogni anno ad eccezione degli anni olimpici, e dal 2023 non assegnano più punti per la Coppa del Mondo.
Il programma dei Mondiali di Lenzerheide
Il programma della rassegna iridata nella località elvetica vede dodici gare in programma nell’arco di altrettante giornate, con tre soli giorni di riposo in totale. Ad inaugurare la manifestazione sarà la staffetta mista di mercoledì 12 febbraio; a seguire cominceranno le gare femminili con la sprint di venerdì 14, mentre il giorno successivo sarà la volta della sprint maschile. Domenica 16 sarà il turno dei due inseguimenti, poi martedì 18 e mercoledì saranno di scena i due individuali, rispettivamente femminile e maschile. Spazio poi alle staffette, a cominciare da quella individuale di giovedì 20 per poi passare a quelle maschili e femminili, entrambe in programma sabato 22. Gran finale domenica 23 febbraio con le due mass start. Di seguito il calendario completo.
- Mercoledì 12 febbraio – Staffetta mista (ore 14.30)
- Venerdì 14 febbraio – Sprint femminile (ore 15.05)
- Sabato 15 febbraio – Sprint maschile (ore 15.05)
- Domenica 16 febbraio – Inseguimento femminile (ore 12.05)
- Domenica 16 febbraio – Inseguimento maschile (ore 15.05)
- Martedì 18 febbraio – Individuale femminile (ore 15.05)
- Mercoledì 19 febbraio – Individuale maschile (ore 15.05)
- Giovedì 20 febbraio – Staffetta mista individuale (ore 16.05)
- Sabato 22 febbraio – Staffetta femminile (ore 12.05)
- Sabato 22 febbraio – Staffetta maschile (ore 15.05)
- Domenica 23 febbraio – Mass start femminile (ore 13.45)
- Domenica 23 febbraio – Mass start maschile (ore 16.05)
I precedenti nella tappa di Coppa del Mondo di Lenzerheide
Lenzhereide è una località molto recente per il biathlon, dal momento che ha fatto il suo ingresso nel circuito di Coppa del Mondo soltanto l’anno scorso a inizio stagione, a dicembre 2023. L’unico precedente disputato ha visto la vittoria della sprint maschile di Benedikt Doll, la penultima vittoria del biatleta tedesco prima del suo ritiro avvenuto al termine della passata stagione, davanti a Boe e al connazionale Philipp Nawrath; inseguimento e mass start invece sono stati appannaggio di Johannes Thingnes Boe, in due triplette norvegesi completate rispettivamente da Endre Stroemsheim e Sturla Holm Laegreid, e da Johannes Dale e il fratello Tarjei Boe.
Al femminile invece fu show di Justine Braisaz-Bouchet, che infilò addirittura una tripletta. Sul podio assieme a lei nella sprint sono salite Ingrid Landmark Tandrevold e Lisa Vittozzi, mentre nell’inseguimento la connazionale Julia Simon e Marit Ishol Skogan; seconda e terza nella mass start invece hanno chiuso le sorelle Oeberg, Elvira e Hanna. La Roland Arena ha visto negli ultimi tempi dei lavori di ampliamento in vista proprio del Mondiale, e nel gennaio 2023 come banco di prova ha ospitato anche i Campionati Europei, che fanno parte della Ibu Cup, il circuito di secondo livello di biathlon dopo la Coppa del Mondo. A medaglia diversi interpreti oggi di primo livello, come lo stesso Stroemsheim e l’altro norvegese Vebjoern Soerum al maschile, mentre tra le donne la giovane tedesca Selina Grotian e l’ucraina Anastasija Merkushyna.
I podi azzurri ai Mondiali di biathlon
Il movimento del biathlon in Italia ha subito una forte impennata nelle ultime stagioni, trainato anche dai successi di due fuoriclasse come Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. Il medagliere storico dei Mondiali di disciplina vede l’Italia all’ottavo posto totale con 39 medaglie (12 ori, 12 argenti e 15 bronzi), un numero cresciuto notevolmente nelle ultime edizioni grazie soprattutto alle due campionesse di cui sopra. La prima medaglia iridata azzurra risale però al 1979, quando Luigi Weiss fu bronzo nella sprint di Ruhpolding; il primo oro invece arriva nel 1990 con la staffetta maschile formata da Pieralberto Carrara, Wilfried Pallhuber, Johann Passler e Andreas Zingerle, che trionfarono nell’edizione di Kontiolahti. Il primo oro individuale fu quello dello stesso Zingerle a Borovec 1993 nell’individuale, a cui fece seguito quello di Pallhuber nella sprint di Osrblie 1997.
Il diugiuno di vittorie al maschile è durato 22 anni, spezzato nel 2019 da Dominik Windisch, che si è laureato campione del mondo nella mass start di Oestersund, nell’edizione più ricca di sempre per l’Italia. Nel mezzo va citato René Cattarinussi con 6 metalli totali (2 argenti e 4 bronzi). La prima medaglia al femminile è del 2013 con il bronzo nella staffetta di Nove Mesto (Wierer, Nicole Gontier, Michela Ponza, Karin Oberhofer); la stessa Oberhofer fu bronzo nella mass start a Kontiolahti 2015, mentre Dorothea Wierer ha regalato il primo oro nel 2019 a Oestersund sempre nella mass start. Doro ha trovato altri tre ori (individuale e inseguimento in casa ad Anterselva 2020 e staffetta a Oberhof 2023), mentre nella passata edizione, quella di Nove Mesto 2024, Lisa Vittozzi si è presa il trono nell’individuale e altri tre argenti tra inseguimento, mass start e staffetta individuale con Tommaso Giacomel.
I campioni in carica: le medaglie dell’edizione 2024
Come già accennato, Lisa Vittozzi difenderà il titolo dell’individuale, ma le condizioni con cui la sappadina arriverà alla rassegna iridata sono ancora un’incognita: la classe ’95 ha saltato la prima parte di stagione in Coppa del Mondo a causa di problemi fisici alla schiena, dunque difficilmente potrà difendere la Sfera di Cristallo vinta l’anno scorso. L’obiettivo è dunque quello di ritrovare la forma giusta per potersela giocare nella rassegna di Lenzerheide, e con una Vittozzi al meglio l’Italia ha buone chance. Per quanto riguarda gli altri titoli femminili, Julia Simon è campionessa in carica della sprint e dell’inseguimento, mentre Justine Braisaz-Bouchet si impose nella mass start.
A Nove Mesto la Francia fece incetta di medaglie, soprattutto quelle d’oro: si aggiungono infatti anche quelli della staffetta femminile e delle due prove miste (la staffetta a quattro e quella a due). Al maschile invece fu assolo Norvegia: oltre ai titoli di Laegreid nella sprint e Johannes Boe nell’inseguimento, individuale e mass start, la nazionale scandinava è salita sul podio anche nove volte sui dodici posti disponibili (unici intrusi il lettone Andrejs Rastorgujevs e il francese Quentin Fillon Maillet nella mass start e Benedikt Doll nell’individuale). A spezzare l’egemonia norvegese è arrivato però a sorpresa l’oro nella staffetta della Svezia.
I favoriti per le medaglie ai Mondiali di Lenzerheide
Chiaramente a un mese e mezzo di distanza è ancora presto per fare dei pronostici, ma è anche difficile non citare già ora un paio di atleti che partono un gradino al di sopra di tutti gli altri. A livello maschile l’uomo da battere sarà sicuramente Johannes Boe, autentico dominatore di questa prima stagione e fuoriclasse dal palmares sconfinato con 20 ori, 13 argenti e 5 bronzi solo ai Mondiali. I rivali del classe ’91 di Stryn saranno molto probabilmente i suoi connazionali Sturla Holm Laegreid, il fratello Tarjei Boe, Martin Uldal e Vebjoern Soerum, mentre per quanto riguarda Johannes Dale molto dipenderà dai suoi risultati nelle prossime settimane, al suo rientro in Coppa del Mondo dopo essere stato parcheggiato in Ibu Cup a causa dei suoi scarsi risultati e della grande abbondanza nella squadra norvegese.
Possibili outsider i francesi Emilien Jacquelin, Eric Perrot, Fabien Claude e Quentin Fillon Maillet, che a livello individuale potranno giocarsi le proprie carte e in staffetta sono un osso duro per chiunque; attenzione anche allo svedese Sebastian Samuelsson, mentre per tutti gli altri servirà un’autentica impresa per poter sognare il podio. A livello femminile il pronostico è più aperto: finora in stagione la più brillante è stata Franziska Preuss, ma le sue condizioni fisiche con il protrarsi della stagione sono sempre stata una grande incognita nella sua carriera. Sono in tante che possono inserirsi, dalle francesi campionesse uscenti Simon e Braisaz-Bouchet a Lou Jeanmonnot, passando per la svedese Elvira Oeberg fino alle due grandi assenti di questa prima parte di stagione, Vittozzi e Tandrevold.