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Dopo l’antipasto di ieri con la staffetta mista, i Mondiali di biathlon di Lenzerheide sono pronti ad entrare nel vivo con le gare individuali, a cominciare dalla sprint femminile in programma domani, venerdì 14 febbraio alle ore 15.05. L’anello elvetico della Roland Arena è pronto ad ospitare il format della velocità, che deciderà anche l’ordine di partenza dell’inseguimento di domenica: le atlete partono a distanza di 30″ l’una dall’altra e devono affrontare tre giri con due poligoni (il primo a terra e il secondo in piedi) per un totale di 7,5 km, poi al traguardo chi ha il minor tempo vince; inoltre ad ogni errore al tiro corrisponde un giro di penalità da 150 metri. Il tracciato non è troppo duro, e già nella staffetta di ieri si è potuto notare come la condizione delle nevi fosse ai limiti del presentabile, rendendo più complicata la parte sugli sci.
La gara mista a squadre ha visto la vittoria per dispersione della Francia, capace di dominare dall’inizio alla fine imponendo distacchi enormi a tutte le altre nazionali. La delusione più grande è stata chiaramente la Norvegia, da tutti accreditata come co-favorita insieme alla selezione transalpina ma finita addirittura fuori dal podio a causa di una sciagurata frazione di apertura di Ingrid Tandrevold. Le atlete francesi paiono in stato di grazia e partono con i maggiori accrediti anche nella sprint femminile, ma nel biathlon le sorprese sono dietro l’angolo.
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Biathlon: le azzurre in gara nella sprint femminile
L’Italia si presenta al via con le maggiori speranze riposte in Dorothea Wierer, apparsa in un buono stato di forma nella prova a squadre. La sprint è l’unico format dove la veterana di Antserelva non ha mai vinto una medaglia iridata, ma per aggiustare questa casella dovrà necessariamente trovare lo zero al tiro. Le percentuali nel tiro in piedi sono un problema quest’anno per la fuoriclasse azzurra, ma il format di gara corto potrebbe favorirla, anche se dopo la gara di ieri ha dichiarato di non trovarsi molto bene su questo tipo di neve.
Chi ha ben figurato ieri è Hannah Auchentaller, a ridosso delle migliori dopo la prima frazione e con due poligoni solidi; per la classe 2001 altoatesina l’obiettivo può essere quello di puntare ad un piazzamento in top 15 (risultato già centrato due volte in stagione in questo format con il nono posto di Le Grand Bornand e il 12esimo di Hochfilzen), che le consentirebbe di partire in una buona posizione nell’inseguimento. In corsa per un buon piazzamento ci sono anche Michela Carrara e Martina Trabucchi, quest’ultima vera rivelazione della stagione azzurra e in rampa di lancio. Rimane fuori dal quartetto di partenza infine Samuela Comola, che presumibilmente parteciperà all’individuale di martedì.
![Lou Jeanmonnot](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2025/01/Lou-Jeanmonnot-Anteserlva-1-1024x683.jpg)
Le favorite per le medaglie
La favorita della vigilia è Lou Jeanmonnot. La francese quest’anno è stata la più continua di tutte, e arriva alle gare mondiali forte di sei successi stagionali, compresi quelli nelle ultime due gare di Anterselva a fine gennaio. Sebbene in classifica generale paghi 92 punti dalla leader Preuss, è lei quella con le maggiori chance di vittoria nella sprint: sugli sci è una delle più veloci, e anche al tiro le sue percentuali sono elevatissime (soprattutto a terra, dove è quasi una sentenza), dando vita ad un connubio quasi perfetto. L’anno scorso fu bronzo iridato nella sprint nel tripudio francese, ma quest’anno punta dritta al metallo più pesante, che ancora le manca a livello individuale.
Julia Simon però promette battaglia, rinfrancata dalla grande prestazione nella staffetta mista. L’appuntamento iridato era ormai segnato con il circoletto rosso da diverso tempo nel calendario della transalpina, che in Coppa del Mondo quest’anno è riuscita ad esprimersi ad alto livello solo di rado. Peraltro la classe ’96 di Albertville arriva ai Mondiali da campionessa in carica nello sprint e nell’inseguimento (oltre che nella staffetta femminile e in quella mista) dopo gli ori dello scorso anno a Nove Mesto, aspetto che sicuramente la motiva ancor di più. Chance anche per Franziska Preuss, che quest’anno sta disputando la stagione migliore della sua carriera e punta con grande convinzione alla vittoria della Sfera di Cristallo generale; nel 2025 non ha ancora trovato il successo, ma è comunque salita sul podio quattro volte.
![Julia Simon](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/03/Julia-Simon-2024-1024x628.jpg)
Le possibili outsider
Non si può non considerare inoltre una biatleta di livello altissimo come Elvira Öberg. La svedese ha già dimostrato in questa stagione di essere capace di picchi irraggiungibili dalle altre, ma sulla sua candidatura per il podio pesa il grande punto di domanda legato alle sue condizioni fisiche. Elvira è infatti reduce da un malanno fisico che la ha costretta precauzionalmente a saltare l’ultimo fine settimana di gare ad Anterselva, ma ha preferito saltare anche la staffetta mista inaugurale a Lenzerheide. Se sta bene è una di quelle da battere, al pari di Justine Braisaz-Bouchet: la francese quest’anno non è quasi mai riuscita a trovare la quadra, pagando spesso e volentieri percentuali disastrose al tiro. Dovesse però riuscire a limitare gli errori, sarebbe anche lei da medaglia e non solo.
Vastissimo il campo delle possibili outsider, in una gara che solitamente vive di sorprese ed exploit. Una delle più continue quest’anno è stata la finlandese Suvi Minkkinen, alla quale manca però l’acuto, che è invece riuscita a trovare la padrona di casa Amy Baserga. Un’altra biatleta che di solita brilla nelle competizioni più importanti è Hanna Öberg, che ha all’attivo ben 13 medaglie iridate e tre olimpiche. Pericolosa in questo format è la slovena Anamarija Lampic, la più veloce sugli sci ma che vive e muore al poligono: se riesce a limitare gli errori può dire la sua. Già sul podio in questa stagione e capaci di un exploit sono infine le giovani Selina Grotian e Jeanne Richard.