Sturla Holm Laegreid vince la sprint maschile ai Mondiali di biathlon di Nove Mesto 2024. Il norvegese scia in 25:23.9 centrando il doppio zero, sia a terra che in piedi, vincendo la gara al poligono. Secondo sweep nelle sprint per la Norvegia, dopo Oberhof, che mette sul podio anche Johannes Boe, che manca il bis per 3.5 secondi e un errore a terra, e Vetle Sjaaastad Christiansen, a 18.6 con un rosso a terra. Quarto posto per un super Eric Perrot, che sbaglia una volta in piedi e chiude a 28.9 da Laegreid. Samuelsson quinto a 36.6, nonostante il doppio zero, seguito da altri due norvegesi, cinque nei primi sette, Tarjei Boe e Dale, rispettivamente a 37.5 e 38.2 secondi dalla vetta. Ottavo Fillon Maillet a 40.7, subito davanti al connazionale Jacquelin, a 55.4. Chiude la top ten Ponsiluoma, decimo a 1:03.3 con due errori a terra. Discorso azzurri, Giacomel è 15° a 1:43.4 a causa del disastroso poligono iniziale, chiuso con un errore e un’apertura a quasi 20 secondi. Lukas Hofer si difende al poligono, doppio zero, ma non è al livello dei primi nello sciato ed è 18° a 1:48.0. Laegreid diventa il sesto atleta a vincere tre titoli mondiali in tre format diversi. Il norvegese non aveva ancora mai vinto in questa stagione, nemmeno in Coppa del Mondo.
E’ stata dura. Vedendo i tempi, pensavo di essere andato meglio, ma evidentementre gli altri sono più forti di me – ha detto Giacomel – Non c’è stato niente da fare. I miei materiali non mi sembravano male, ero anche soddisfatto. Gli sci calano tantissimo nel corso della gara senza il fluoro. Il distacco è tanto”.
“Il poligono era perfetto – ha commentato Hofer – anche se sono stato un po’ lento a terra. Sugli sci ho fatto quello che potevo, ma stare nei venti per me non è male. Ho cercato di fare tutto il meglio che potevo. La pista non perdonerà nemmeno domani, sarà un’altra battaglia”.
“Sono abbastanza soddisfatto della mia performance di oggi – ha detto Bionaz -, un errore per serie ci può stare. Con questa neve era davvero molto dura, ma credo tutto sommato di aver fatto una prova buona”.