Biathlon

Biathlon, Vittozzi: “La sfida più bella e motivante è contro me stessa. Milano-Cortina? Obiettivo ben preciso”

Lisa Vittozzi
Lisa Vittozzi - Foto Jeff McIntosh/CP/ABACAPRESS.COM

La ripresa della preparazione? Ho avuto bisogno di tempo per me stessa. Negli ultimi anni non mi ero mai fermata. Ho metabolizzato ciò che avevo fatto, poi ho cercato la motivazione giusta per la prossima stagione. Gli obiettivi sono sempre gli stessi, avevo bisogno di trovare uno stimolo interiore. Ho realizzato che la sfida più bella e motivante è quella contro me stessa, migliorarmi in ogni aspetto”. Lo ha detto Lisa Vittozzi in un’intervista al Corriere dello Sport, a sette mesi di distanza dalla vittoria della Coppa del Mondo di biathlon. Nella passata stagione l’azzurra – che in passato ha dovuto lottare contro gli attacchi di panico – ha sempre dato l’idea di divertirsi: “Si, perché oggi il risultato non è più l’unica cosa che conta, anche se lo cerco ancora. Identificandomi con esso vivevo male, se arrivavo sessantesima mi sentivo una fallita. Da quando ho smesso di ragionare così, ho iniziato a divertirmi”.

Si avvicinano le Olimpiadi di Milano Cortina. Vittozzi ammette di avere “un obiettivo ben preciso per le Olimpiadi”. E aggiunge: “Se dovessi raggiungerlo, allora dovrei cercare di trovare delle nuove motivazioni per andare avanti. Se invece non dovessi farlo, vedremo. Mi piace gareggiare, ma continuerò solo finché riuscirò a performare al livello che secondo me merito”. C’è spazio anche per un commento sulla polemica esplosa dopo l’intervista a Benedetta Pilato alle Olimpiadi di Parigi, quando l’azzurra accolse con gioia il quarto posto nei 100 rana: “Mi ha lasciato perplessa – ha detto Vittozzi -. L’atleta dà sempre il massimo e sa ciò che ha passato per arrivare lì. Lei aveva dato il suo meglio e alla fine aveva tutto il diritto di essere contenta del quarto posto. Ci sono state gare in cui arrivavo decima ed ero orgogliosa della mia prestazione, avendo dato il massimo e non potendo fare di più. Tutti partiamo per vincere, ma bisogna accettare se il proprio cento per cento non basta. Nella mass start dei Mondiali di Nove Mesto ho fatto una gran gara, ma se davanti ho un’aliena (Braisaz, ndr), devo accettarlo ed essere orgogliosa di me. Nel caso di Pilato, mi ha stupito che certe critiche siano arrivate da un’ex atleta”. 

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