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Dopo la staffetta “a coppie” single mixed, la prima giornata della Coppa del Mondo 2017/2018 di biathlon si è conclusa con la più tradizionale staffetta mista, sempre sulle nevi svedesi di Ostersund. Vince la Norvegia al termine di una gara emozionante e ricca di colpi di scena, con Svendsen che precede l’azzurro Lukas Hofer. L’Italia chiude quindi al secondo posto davanti alla Germania e alla sorprendente Slovacchia.
Ecco le nostre pagelle
Italia 7,5 Splendido secondo posto degli Azzurri, che sfiorano il colpaccio a pochi secondi dalla Norvegia. Peccato per gli errori di Hofer, ma l’impressione è che anche quest’anno l’Italbiathlon farà divertire gli appassionati. Lisa Vittozzi 7,5 Prima frazione da incorniciare per la giovane di Sappada: perfetta e rapida al poligono, riesce a cambiare in testa alla gara. Una prestazione che lascia ben sperare, considerando anche i margini di crescita sugli sci. Dorothea Wierer 6 Si trova in una frazione molto competitiva, con le schegge impazzite Domracheva, Makarainen e Kuzmina. Molto bene nella prima parte di gara, poi due ricariche nel poligono in piedi la frenano. Nel finale la condizione non ancora ottimale la porta a perdere molto nei confronti di Germania e Norvegia. Dominik Windisch 8,5 Bene a terra, così come sugli sci. Ma il vero capolavoro lo compie in piedi, dove trova uno “zero” tanto convincente quanto pesante nell’economia della gara. Semplicemente straordinario. Lukas Hofer 5 Il disastro del poligono a terra arriva come una doccia gelata a freddare gli entusiasmi azzurri. Tanto rammarico perchè il vantaggio con cui inizia la frazione iniziale è davvero interessante. Incredibile però quello che accade nel finale, perchè l’azzurro sfiora lo “zero” in piedi e alla fine avvicina anche la vittoria.
Germania 6 Il terzo posto per i teutonici è praticamente l’ordinaria amministrazione, ma considerando le assenze di Dahlmeier e Schempp il risultato è da accogliere piuttosto positivamente. Franziska Preuss 6 Nell’ultimo giro non riesce a cambiare ritmo, dopo aver utilizzato due ricariche. Per lei sarà importante trovare pochi problemi di salute, che hanno condizionato la scorsa stagione. Maren Hammerschmidt 6,5 In staffetta è quasi sempre una garanzia, porta i tedeschi a metà gara davanti a tutte le dirette rivali. Brava soprattutto a limitare i danni nel secondo poligono, dove talvolta le percentuali non la assistono. Benedikt Doll 5 Sfiora il disastro a terra, dove è costretto a usare tutte le ricariche per evitare la penalità. Il passo sugli sci convince, ma anche in piedi perde terreno rispetto a un grande Windisch. Arnd Peiffer 6,5 Grande esperienza al servizio della squadra, arriva al terzo posto dopo poligoni tutto sommato solidi.
Norvegia 7 Sono i più regolari, quando il tiro incappa in alcuni problemi allora il passo sugli sci compensa tutto. Quasi certamente arriveranno alle Olimpiadi con i favori del pronostico per l’oro, anche se la prima frazione femminile può rappresentare un problema. Ingrid Tandrevold 6,5 Alla promettente norge è affidato il delicato compito del lancio. Lei è chiamata a difendersi, soprattutto nel poligono in piedi, ma poi riesce a recuperare con un ultimo giro incisivo. Tiril Eckhoff 6,5 La chiave della sua prova è come sempre nel poligono in piedi, da sempre tallone d’Achille. Riesce a limitare i danni e così permette agli uomini norvegesi di giocarsi la vittoria. Johannes Boe 5,5 Inizia abbastanza bene, ma poi il piccolo Boe soffre molto nel poligono in piedi e concede un vantaggio di circa 25 secondi all’Italia. Da un atleta del suo talento ci si aspetta sempre ben altre cose. Emil Hegle Svendsen 7 La vecchia volpe norvegese prima si prende il regalo di Hofer nel poligono a terra, poi rischia di ricambiare il favore con uno scellerato tiro in piedi. Nel finale però riesce a non farsi raggiungere dall’azzurro e porta la vittoria alla corazzata norge.
Francia 5,5 Gara in ombra per i transalpini, che non riescono a incidere. Vero che Dorin e Fourcade erano stati schierati nella single mixed, ma soprattutto la terza frazione si rivela fatale per le ambizioni da podio. Anais Chevalier 6 La transalpina riesce a cavarsela grazie ad un ottimo poligono in piedi, da sempre piatto forte della casa. Però il passo sugli sci non è ancora quello che le ha permesso di togliersi importanti soddisfazioni nella scorsa stagione. Anais Bescond 6 Prova senza infamia e senza lode, alla fine limita i danni e mantiene a pochi secondi dalla zona podio la sua squadra. Jean Guillaume Beatrix 4,5 Solitamente una garanzia in staffetta, ma stavolta il francese “tradisce” in piedi. Finisce nell’anello di penalità e vanifica quindi ogni chance di podio. Simon Desthieux 6,5 Nel ruolo ingrato di sostituto di Fourcade, se la cava piuttosto bene chiudendo al settimo posto. Non poteva ambire a molto di più considerando gli errori di Beatrix.
Russia 5,5 Considerando l’inizio a passo lento, il settimo posto non è nemmeno da buttare. Ma il movimento russo si aspetta sicuramente di più. Olga Podchufarova 5 La qualità al tiro non si discute, ma il passo sugli sci è davvero troppo inferiore rispetto alle dirette rivali. Ekaterina Yurlova-Percht 5 Ritmo sugli sci stretti ancora non competitivo per la rientrante russa, che lascia a metà gara la Russia a oltre un minuto. Maxim Tsvetkov 6 Inizia la sua gara nelle retrovie, cerca il riscatto con una gran velocità di esecuzione al tiro. Il passo sugli sci però non convince e continua a perdere anche nell’ultimo giro. Anton Shipulin 6 Sbaglia troppo in piedi, ma il passo sugli sci sembra interessante. Dopo una stagione in ombra, riuscirà a rilanciarsi ad alti livelli?
Ucraina 5 Alla vigilia potevano ambire a un posto ai piedi del podio, ma alla fine non sono mai in gara per le primissime posizioni. Valj Semerenko 6 Al rientro così come la gemella Vita, trova lo “zero” al tiro con la consueta grande qualità. Nell’ultimo giro le manca ancora qualcosa, ma in questo momento della stagione sembra essere fisiologico. Olena Pidrushina 4,5 Inizio letargico per la veterana, che perde secondi preziosi nonostante il poligono senza errori. Decisamente peggio in piedi, dove per un soffio evita il giro di penalità: i secondi però passano inesorabilmente e il ritardo al cambio è ben oltre il minuto. Sergii Semenov 5,5 La sua gara inizia già compromessa, dopo le difficoltà di Pidrushina. Al tiro sbaglia poco, ma il trend negativo continua anche nella sua frazione. Artem Pryma 5,5 Si adegua alla giornata poco ispirata dei compagni, portando come risultato finale il decimo posto.
Slovacchia 7,5
Nota finale per un’incredibile sorpresa, soprattutto nelle due frazioni maschili dove Hasilla e Kazar riescono a stare con i big e chiudere al quarto posto. Menzione d’onore per Kuzmina (voto 8), che dopo il rientro della scorsa stagione si appresta a vivere da protagonista l’anno olimpico. E attenzione, perchè parliamo della bicampionessa olimpica della sprint.