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Staffetta Francia Femminile - Foto PETTER ARVIDSON/BILDBYRÅN/Shutterstock
Un Mondiale che continua a incoronare la Francia, quello che sta andando in scena per il biathlon a Lenzerheide. Nella staffetta femminile arriva un’altra prova maiuscola della formazione transalpina, che con il quartetto composto da Jeanmonnot, Michelon, Braisaz Bouchet e Simon conquista il sesto oro di questa competizione iridata. Gara che non è esistita, quantomeno per la lotta al primo gradino del podio, sostanzialmente già deciso dopo la prima frazione. Per tre quarti di prova si è andati vicini a vedere qualche sorpresa per l’argento e bronzo, ma alla fine Norvegia e Svezia nel finale riescono nella rimonta che vale gli altri due piazzamenti sul podio davanti all’Austria e all Germania. Sesta posizione per una comunque ottima Slovacchia che ha sognato la medaglia fino all’ultimo, mentre settima è l’Italia protagonista di una prova abbastanza incolore con Auchentaller, Wierer, Comola e Carrara.
Jeanmonnot subito con le marce alte
Francia che da dominatrice di questo Mondiale schiera subito Lou Jeanmonnot in prima frazione e la campionessa transalpina prova a fare il vuoto con grande intensità sugli sci e due poligoni perfetti. Non sbaglia anche Knotten, ma a parità di errori la norvegese accumula comunque un di distacco di 32″ da una Jeanmonnot in pieno controllo. In chiave azzurra, Auchentaller parte bene, ma poi nel secondo poligono trova due errori che la fanno scivolare in settima posizione quando deve dare il cambio a Dorothea Wierer.
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Photo: Petter Arvidson / BILDBYRÅN / kod PA / PA0974
bbeng skidskytte biathlon skiskyting skidskytte-vm vm ibu world championships biathlon world championships dam sprint (Photo by PETTER ARVIDSON/Bildbyran/Sipa USA)
Wierer non brilla, Francia in fuga con Michelon
Quando siamo poco oltre il primo quarto di gara, la lotta per la medaglia d’oro sembra già non esistere più. Dopo il primo poligono di Michelon, anche questo senza errori, il vantaggio sale a 48″ sulla Slovenia di Lampic, mentre Dorothea Wierer pur con un errore a terra riavvicina l’Italia a una decina di secondi dal podio virtuale. L’azzurra però di errori ne trova altri due nel secondo poligono e dà il cambio a Samuela Comola in settima piazza. Ha bisogno di utilizzare per la prima volta una ricarica Michelon, che comunque chiude in testa con 46″ di vantaggio sul Lampic e circa un minuto sulla Slovacchia di Batovska.
Francia in gestione, Hanna Oeberg risolleva la Svezia
Ormai per la squadra francese è solo questione di gestire l’enorme gap sulle avversarie fino alla fine. Justine Braisaz-Bouchet – come prevedibile – non è perfetta al tiro, ma incrementa ancora e passa il testimone a Julia Simon con un margine di un minuto e diciannove sulla Slovenia, che nel frattempo ha la Svezia alle calcagne dopo l’ottima prestazione di Hanna Oeberg. Prosegue la gara anomina delle azzurre, sempre in settima posizione anche dopo la frazione di Samuela Comola.
Kirkeeide e E.Oeberg portano Norvegia e Svezia sul podio
Giunti all’ultima frazione, la lotta che interessa è di fatto quella per gli altri due gradini del podio, con Slovenia e Slovacchia che devono difendersi dalla rimonta delle più quotate Svezia, Norvegia e Germania. La pressione è tutta su Klemencic e Remenova, che difatti non riescono a gestirla ottimamente. Kirkeeide riporta la Norvegia dalla quarta alla seconda posizione, mentre la Svezia di Elvira Oeberg finisce con la medaglia di bronzo. Franziska Preuss prova il tutto per tutto, ma sbaglia ed è costretta anche a un giro di penalità e ad accontentarsi della quinta piazza, mentre Michela Carrara e l’Italia chiudono settime.
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L’ordine di arrivo
1. Francia 1:07:26.5
2. Norvegia +1:04.2
3. Svezia +1:44.5
4. Austria +1:50.1
5. Germania +1:58.4
6. Slovacchia +2:15.9
7. ITALIA +2:47.2
8. Slovenia +2:56.4
9. Polonia +3:25.5
10. Estonia +3:37.3