
Franziska Preuss - Foto MATHIAS BERGELD/Bildbyran/Sipa USA
Franziska Preuss regina a Oslo Holmenkollen: vittoria della mass start e trionfo in Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon per la teutonica. Sulla collina di Holmenkollen, nella parte settentrionale della capitale norvegese, va in scena un’ultima gara stagionale al cardiopalmo, decisa solo nel finale. Le due contendenti alla Sfera di Cristallo arrivano appaiate all’ultimo giro, e a fare la differenza è una caduta di Lou Jeanmonnot prima della discesa finale. La bavarese timbra così il quarto trionfo stagionale, che le vale la vittoria della prima Coppa del Mondo in carriera, oltre che alla Coppa delle mass start. Al secondo posto odierno chiude Elvira Öberg, brava a rimontare dopo un inizio decisamente in salita. Terza posizione per una delusa Jeanmonnot, che perde definitivamente il pettorale giallo guadagnato soltanto ieri. La transalpina classe ’98 rimane con un pugno di mosche, in lacrime al traguardo, e a consolarla è la stessa Preuss.
Ai piedi del podio chiude Oceane Michelon, che supera così Jeanne Richard e si aggiudica la classifica riservata alle under 23. Quinta posizione per un’altra francese come Paula Botet, mentre la slovacca Paulina Batovska-Fialkova è sesta e ha dimostrato una grande condizione sugli sci, pagando qualche errore di troppo al tiro. Per quanto riguarda le azzurre, Samuela Comola chiude in 18esima posizione: fatali per lei due errori nel poligono finale, dopo che per larghi tratti della gara si era mantenuta nelle posizioni di vertice. Chiude ultima invece una stremata Dorothea Wierer con 8 errori, comunque applaudita dal pubblico norvegese al suo arrivo.

Biathlon: la cronaca della mass start femminile di Oslo Holmenkollen
Primo giro piuttosto blando, con tutte le big ma nessuna con la volontà di prendere in mano la situazione. Al primo poligono aprono male le sorelle Öberg mentre Simon trova lo zero rapido e riparte al comando. Non sbaglia neanche Preuss, mentre Jeanmonnot fallisce l’ultimo ed esce attardata di 35″ dalla testa, ma è fortunata a trovare l’amica e compagna di squadra Braisaz fuori dal giro di penalità. In dodici trovano lo zero tra cui Comola, autrice di una buona sessione da 26″, che tiene dunque il passo delle migliori.
Al secondo poligono il distacco del secondo gruppo si è quasi azzerato, ma il tiro a terra fa la differenza. Sbagliano due volte Simon ed Elvira Öberg, e le uniche a trovare lo zero sono Preuss e Hanna Öberg, con la svedese che riparte in testa con una manciata di secondi sulla teutonica; appena dietro non sbagliano neanche Jeanmonnot e Sidorowicz, staccate di una decina di secondi dalla testa. La transalpina lascia sul posto la polacca e rimane l’unica inseguitrice. Salta purtroppo Dorothea con tre errori, invece Comola ne manca uno ed è settima. Preuss rimane a 3″ dalla maggiore delle sorelle Öberg, ma dietro Jeanmonnot perde addirittura.
La seconda metà di gara: si decide tutto all’ultimo giro
Nella prima sessione di tiro in piedi arriva un errore ciascuno per Preuss e Hanna Öberg. Jeanmonnot riesce a domare alla perfezione il vento, prendendosi tutto il tempo necessario e non sbaglia: la transalpina guida con un vantaggio risicato sulla svedese, mentre Preuss ha una decina di secondi di ritardo. Anche Michelon senza errori è vicina, mentre Comola sbaglia sull’ultimo e scivola fuori dalla top ten. La tedesca con il pettorale rosso recupera qualcosa sugli sci, e al termine della discesa arriva di fatto il ricongiungimento con quattro atlete al comando. Cinque bersagli a decidere la Coppa del Mondo. O forse no, perché sia Jeanmonnot che Preuss trovano lo zero e ripartono insieme in testa.
La Coppa del Mondo generale si giocherà dunque sugli sci: difficile chiedere di più agli spettatori. Sulla carta la francese sembra la favorita dato il suo spunto veloce, ma la tedesca rimane in scia e non le lascia spazio. Un’ottima Elvira Öberg con lo zero si riporta sulla coppia di testa grazie al solito grande ritmo sugli sci, con il ricongiungimento che avviene a 1,5 km dalla fine. Sulla salita finale c’è il forcing della transalpina, ma Franziska risponde. Si stacca invece la svedese e alza bandiera bianca. Sembra tutto scritto per uno sprint a due, invece sulla curva prima della discesa finale succede l’imponderabile: Jeanmonnot scivola toccando la neve sporca e cade a terra. Non c’è contatto con la rivale, che si invola verso la vittoria della Coppa del Mondo, mentre Lou deve dire addio nella maniera più amara possibile. È un epilogo incredibile ma meritato per Preuss, una ragazza che spesso in carriera è stata sfortunata, ma in questa stagione si è ripresa tutto con gli interessi.
Biathlon: i risultati della mass start femminile di Oslo Holmenkollen
- PREUSS Franziska GER 38:23.8
- ÖBERG Elvira SWE +3.3
- JEANMONNOT Lou FRA +11.7
- MICHELON Oceane FRA +19.0
- BOTET Paula FRA +19.7
- BATOVSKA-FIALKOVA Paulina SVK +24.3
- HAUSER Lisa Theresa AUT +29.9
- VOBORNIKOVA Tereza CZE +34.4
- SIDOROWICZ Natalia POL +41.2
- MINKKINEN Suvi FIN +49.0
18. COMOLA Samuela ITA +1:52.8
30. WIERER Dorothea ITA +6:03.1

Le pagelle
La gara, voto 10: una Coppa del Mondo decisa all’ultima gara, anzi no all’ultimo poligono, anzi no all’ultima curva. Non si poteva chiedere di più, una gara che rimarrà nella storia del biathlon.
Franziska Preuss, voto 10: non si scorderà mai questa gara. Il meritato traguardo per una biatleta di livello assoluto, che in carriera aveva raccolto meno di quanto meritasse. Oggi il destino l’ha ricompensata.
Lou Jeanmonnot, voto 10: un epilogo davvero sfortunato. La sua rincorsa alla Sfera di Cristallo si ferma alle ultime curve della pista di Holmenkollen, quando ormai il più sembrava fatto. Ci riproverà dalla prossima stagione, perché con le sue qualità ha tutto per vincerne diverse di Coppe del Mondo.
Oceane Michelon, voto 9: sotto traccia, a fanali spenti, la classe 2002 di Chambery si porta a casa il pettorale blu come miglior under 23 della stagione. Giusta ricompensa per un’annata a livello altissimo, in cui ha centrato il primo podio in CdM e soprattutto la prima medaglia iridata. In futuro bisognerà fare i conti anche con lei.
Elvira Öberg, voto 8: stagione in chiaroscuro, in cui pesano come un macigno i malanni fisici che l’hanno colpita prima di Anterselva. Oggi nonostante i tre errori ha chiuso in seconda posizione, a conferma delle sue abilità straordinarie sugli sci. L’anno prossimo potrebbe puntare decisa verso la Sfera di Cristallo.
Giacomel chiude con una top-10 una grande stagione
La gara maschile ha chiuso la stagione in compagnia del biathlon e a conquistare la mass start di Oslo Holmenkollen è Sebastian Samuelsson, che può così migliorare la propria posizione in classifica generale. Lo svedese chiude comunque fuori dal podio in virtù del secondo posto odierno del francese Eric Perrot, che si tiene stretto il terzo posto in Coppa del Mondo alle spalle di Sturla Holm Laegreid, che con il quarto posto di oggi certifica la conquista della Sfera di Cristallo già avvenuta ieri in modo aritmetico, e di Johannes Thingnes Boe, oggi settimo nella sua storica gara d’addio dopo una carriera magnifica.
Proprio alle spalle del fuoriclasse norvegese si è piazzato Tommaso Giacomel, che dunque chiude con un’ottima top-10 una stagione davvero positiva, cedendo però la quinta posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo, in cui chiude sesto alle spalle di Quentin Fillon Maillet. Giacomel era l’unico azzurro in gara quest’oggi e paga i tre errori al primo poligono che non gli hanno consentito di puntare al podio, nonostante una buona solidità sugli sci. A differenza delle donne, tra gli uomini non c’era certo il pathos legato alla conquista della Sfera di Cristallo, ma ne è venuta fuori una mass start davvero interessante e ricca di sorprese fino alla fine.
Ben 14 biathleti sono capaci di non sbagliare al primo poligono, di fatto il primo giro non ci dice nulla su che gara sarebbe stata. C’è però il triplo errore per Giacomel, che dunque sa di essere fuori dai giochi e deve rimontare dall’ultima posizione, trovandosi di fatto la metà dei rivali a zero errori. Jacquelin esce in testa al primo poligono e nel secondo giro allunga e non poco, a terra è preciso e così rimane al comando a metà gara, mentre Giacomel trova lo zero e recupera posizioni.
Alle spalle del francese arriva pian piano Samuelsson, i due entrano al terzo poligono, il primo in piedi, di fatto appaiati. Frey, Stroemsheim e Fillon Maillet escono dal poligono assieme a Samuelsson, che commette un errore. Ben due, invece, gli errori di Jacquelin, che cede posizioni. Giacomel recupera fino alla quindicesima piazza continuando a non sbagliare.
Nell’ultima serie non sbagliano Samuelsson, Perrot e Stroemsheim e così il podio della mass start è di fatto deciso e l’ordine è quello appena citato, mentre in palio c’è ancora la vittoria della coppetta di specialità della mass start. Laegreid, che ha vinto la generale, si prende anche il cristallo della specialità e arriva quarto, Giacomel non sbaglia nemmeno all’ultimo poligono e risale in ottava posizione con qualche rimpianto.
Le pagelle
Sebastian Samuelsson, voto 9: Fa tutto alla grande, 1 solo errore al poligono e va a tutta sugli sci, si prende una vittoria importante e in più scala due posizioni in extremis in classifica di Coppa del Mondo.
Eric Perrot, voto 9: Doveva fare due cose: prendersi un podio di fine stagione, e ci riesce, difendere il podio nella generale, e ci riesce. Bravo.
Sturla Holm Laegreid, voto 8: Chiude con un quarto posto la sua stagione trionfale, in arrivo per lui la Sfera di Cristallo.
Tommaso Giacomel, voto 7.5: Che peccato aver perso la top-5 in CdM, ma Samuelsson oggi è stato più bravo. Tre errori al poligono e li paga tutti nonostante una buona prova sugli sci, chiude comunque con un ottavo posto soddisfacente.