Dopo Levi, la Coppa del Mondo di biathlon saluta anche Hochfilzen, sede di quella che è stata la seconda tappa di questa stagione 2024/2025. In attesa di rivederci tra pochi giorni ad Annecy per un altro fine settimana intenso di gare, quest’oggi sulle nevi delle Alpi austriache sono andate in scena le due staffette. Nella prova femminile vittoria della Germania, che si impone grazie a una ancora straordinaria Franziska Preuss sulla Francia di Lou Jeanmonnot in una gara che vede l’Italia – orfana di Dorothea Wierer oltre che della lungodegente Vittozzi – chiudere in undicesima posizione con Auchentaller, Comola, Trabucchi e Carrara.
Si è decisa all’ultimo poligono anche la gara maschile, dove Jacquelin guida la Francia al successo sulla Norvegia dei fratelli Klaebo, Laegreied e Soerum, con quest’ultimo che perde la testa della corsa proprio all’ultimo poligono con tre errori. Italia che soffre tanto nelle prime due frazioni con Hofer e Bionaz alquanto imprecisi, ma con Zeni e soprattutto Giacomel riesce a risalire fino alla settima posizione finale.
LA CRONACA DELLA STAFFETTA FEMMINILE
Con Julia Simon in prima frazione, la Francia prova subito a fare il vuoto con un vantaggio di nove secondi sulla Finlandia, quindici sulla Repubblica Ceca e diciannove sulla Germania quando c’è il primo cambio di giornata. Un’Italia che invece parte male, con Hannah Auchentaller protagonista probabilmente del peggiore poligono fin qui del suo più che positivo inizio di stagione: l’azzurra dà il cambio a Samuela Comola in 15esima posizione.
Le francesi superfavorite provano a fare il vuoto schierando Justine Braisaz-Bouchet, ma la campionessa transalpina incappa in qualche errore di troppo e si fa riprendere dalla Germania di una sempre più sorprendente Tannheimer. Due squadre in fuga, con Bulgaria, Svizzera e Norvegia invece distanti più di mezzo secondo dalla vetta. Protagonista di una buona frazione Comola, che recupera cinque posizionie e riporta la squadra italiana in top-10, seppur con quasi due minuti di ritardo.
Il leitmotiv prosegue nella terza frazione, dove Chauveau prova a staccare Grotian ma incappa anche lei in un difficile secondo poligono, permettendo alla rivale tedesca di riportarsi sotto. Le due arrivano sostanzialmente insieme all’ultimo cambio, mentre l’Italia si mantiene non troppo distante dalla top-10 con Michela Trabucchi, la più giovane delle due sorelle valdostane che questa settimana ha fatto il suo debutto in Coppa del Mondo. L’azzurra passa il testimone a Michela Carrara in 12esima piazza.
A questo punto è Preuss contro Jeanmonnot per la vittoria, ma la francese è disastrosa nel suo ultimo poligono e consegna il successo di tappa alla Germania, che alla fine chiude con più di un minuto di margini sulla squadra transalpina. Sul podio anche la Svezia, con un’ottima Elvira Oeberg in ultima frazione. L’Italia chiude un po’ come aveva iniziato, ovvero alle porte della top-10 in 11esima posizione.
ORDINE DI ARRIVO
- Germania 1:16:13.7
- Francia +1:05.7
- Svezia +1:31.8
- Slovenia +2:42.1
- Svizzra +2:53.0
- Norvegia +3:08.2
- Ucraina +3:30.3
- Repubblica Ceca +3:33.4
- Polonia +3:42.2
- Finlandia +3:54.1
- ITALIA +3:57.4
LA CRONACA DELLA STAFFETTA MASCHILE
L’Italia prova a fare meglio del decimo posto ottenuto a Kontiohlati e decide di partire con Lukas Hofer in prima piuttosto che in ultima frazione. Decisione che non paga dividendi, perché il veterano azzurro commette ben quattro errori al tiro ed è costretto anche al giro di penalità, per poi chiudere la sua gara in 18esima posizione provvisoria quando entra in scena Didier Bionaz. In testa la Norvegia con Laegreid, seguita a pochi secondi dalla Francia di Claude e dalla Germania di Strelow.
La differenza prova a farle in seconda frazione Fillon Maillet, che opera il sorpasso ai danni di Tarjei Boe e porta la Francia in testa con ben 20″ di vantaggio sulla Norvegia, 31″ sulla Germania di Kaiser e 50″ sulla Slovenia di Fak. Non migliora più di tanto la situazione della squadra azzurra, con anche Bionaz poco preciso al tiro e costretto anche lui alla penalità, chiudendo la sua prova in 15esima posizione.
Superata la metà gara, succede di tutto. Perché Johannes Boe va subito a riprendere Perrot, ma nel poligono in piedi fa un mezzo disastro con ben tre errori e torna dietro e con 18″ da recuperare dal francese, che invece sbaglia solo una volta. Per l’Italia arriva finalmente una discreta frazione con un solo errore da parte di Elia Zeni, che lascia la squadra in 14esima piazza con Giacomel chiamato a chiudere la gara.
In quest’occasione soono Jacquelin e Soerum a contendersi la vittoria per la propria Nazione. In ultima frazione parte meglio il norvegese, che sfrutta gli errori del francese e si riprende la testa dopo il penultimo poligono della gara. Tutto, però, si ribalta, nel momento della sessione di tiro in piedi: l’atleta scandinavo avverte la pressione e sbaglia ben tre volte, con annesso giro di penalità. Precisa, invece, la performance di Jacquelin, che esce in testa e si invola verso la vittoria con quasi un minuto di magine su un Soerum che alza bandiera bianca. Sul podio anche la Svezia, mentre Giacomel
ORDINE DI ARRIVO
- Francia 1:23:04.3
- Norvegia +49.0
- Svezia +1:59.2
- Slovenia +2:06.8
- Germania +2:27.8
- Stati Uniti +3:01.0
- ITALIA +3:18.1
- Finlandia +3:25.0
- Repubblica Ceca +3:51.2
- Estonia +4:34.7