[the_ad id=”10725″]
Pubblico straripante per la domenica di Ruhpolding, in Germania, dove nella tarda mattinata era in programma la gara ad inseguimento maschile, valevole per la Coppa del Mondo di biathlon maschile. E’ stato per la decima volta in stagione il giorno di Martin Fourcade, che con soli tre errori complessivi ha tenuto ampiamente a distanza i propri avversari, secondo il norvegese Emil Svendsen a 18”3 e terzo, sorpresa di giornata, il ceco Michal Krcmar (+ 19”5). Strepitosa rimonta di Dominik Windisch, partito fuori dai 40, che si è issato fino all’11° posto.
Così come ieri una fitta nevicata oltre a dare più atmosfera non ha di certo facilitato il compito dei cecchini, comunque con il vento che è apparso dare tregua. Se gli azzurri, tutti fuori dai 40, erano chiamati a riscattare la pessima sprint di ieri, a partire davanti a tutti come al solito era Fourcade, che era chiamato a gestire 18 secondi di vantaggio nei confronti di Eberhard, seguito dal norvegese Svendsen.
Primo poligono e già “cavallo pazzo” Eberhard manifestava ancora una volta la sua discontinuità, fallendo due bersagli su cinque e uscendo già dai primi 15 della classifica. Dietro a un perfetto Fourcade si piazzava quindi Svendsen anche se già con ben 46 secondi di distacco. A circa venti secondi l’altro austriaco Landertinger, mentre nelle retrovie Windisch e Hofer riuscivano a recuperare qualche posizione grazie a un’ottima prima serie a terra.
Seconda serie di tiri a terra e clamoroso stop per il dominatore della Coppa del Mondo: Fourcade, probabilmente penalizzato da qualche folata di troppo, commetteva due errori in una serie a velocità supersonica. Ad approfittarne Svendsen, che chiudendo senza errori le sue serie a terra si avvicinava a 8 secondi dal francese, mentre dietro sontuosa rimonta del russo Garanichev, partito 19°, che volando sugli sci si lasciava dietro Shipulin e Landertinger. Bravo Windisch a recuperare fino al 25° posto, mentre Hofer comprometteva tutto con ben 3 errori nella seconda serie.
Gli errori commessi, come prevedibile, non demoralizzavano Fourcade, che anzi si ritagliava un ulteriore vantaggio sugli inseguitori con una consistente parte di fondo, ma anche nella prima serie in piedi il ragazzo di Perpignano non era perfetto, e a causa di un errore si concretizzava il sorpasso (solo mezzo secondo all’intermedio) di Svendsen. Dietro di loro rimanevano vicinissimi Shipulin, Malishko, Pfeiffer e Schempp, soprattutto in virtù della loro bravura al tiro. Per il resto un Windisch entusiasmante, con un’ulteriore serie immacolata riusciva a portarsi addirittura a immediato ridosso dei top10.
In attesa dell’ultimo poligono Fourcade, consapevole delle sue doti non innate in volata cercava di creare un gap importante sugli avversari provando a mollare sugli sci. In effetti si presentava con circa sei secondi di distacco, prima di inanellare una serie perfetta, con solo una piccola esitazione prima dell’ultimo bersaglio. Dietro di lui Svendsen, pur senza errori, denunciava 14 secondi di ritardo. Terzo Shipulin, che si portava dietro Pfeiffer e il ceco Krcmar. Peccato per Windisch, che con un errore a inizio serie comprometteva le sue possibilità di uno strabiliante podio.
I metri che separavano i biathleti dal traguardo erano quindi buoni “soltanto” per decidere le posizioni dalla seconda in poi, con l’ennesimo trionfo (il decimo in stagione) di Martin Fourcade, che lasciava a poco meno di venti secondi gli avversari, con un ottimo Svendsen che riusciva a mantenere il posto d’onore. Dietro il norvegese piena bagarre con Krcmar che in una volata mozzafiato anticipava Shipulin. Strepitosa infine la prestazione di Windisch che riusciva a recuperare una marea di posizioni, passando dal 43° all’11° posto, in virtù di un 19 su 20 dal poligono e una grande prova sugli sci. Solo 38° Lucas Hofer, anche oggi notevolmente al di sotto delle proprie possibilità.