L’International Biathlon Union ha fissato già da diverse settimane il calendario delle 11 tappe della stagione 2020/2021. Vista l’incertezza della situazione attuale, l’IBU continua a valutare diverse ipotesi in modo da farsi trovare pronta per la prossima stagione. Al momento, le tappe più a rischio sono quelle di fine 2020, quindi Kontiolahti (Finlandia), Östersund (Svezia), Hochfilzen (Austria) e Annecy (Francia). L’IBU sta considerando diversi scenari, che vanno dall’introduzione di tappe alternative nel caso in cui non si riuscisse a gareggiare al noleggio di un aeroplano per lo spostamento di atleti e staff. Le nazionali riuscirebbero così a spostarsi tutti insieme su un velivolo privato, riducendo al minimo il rischio di contagi. “Il piano A è ovviamente di rispettare il calendario che è stato impostato” ha spiegato a VG Tore Bøygard, membro del consiglio di amministrazione dell’IBU, a VG, “non ci sono motivi oggi per cambiarlo, ma abbiamo comunque scelto di iniziale a fare delle valutazioni nell’eventualità di dover apportare delle modifiche a causa del coronavirus“.
Altra possibilità considerata dall’IBU è quella di eliminare alcune tappe, svolgendo più gare nella stessa località in modo da ridurre gli spostamenti. Oppure, si potrebbero fare tutti i viaggi richiesti ma con un velivolo dedicato ad atleti e staff: “Si sta lavorando a una soluzione del genere da utilizzare quando gli atleti si sposteranno da Kontiolahti a Östersund e successivamente dalla Svezia all’Austria” ha aggiunto Boygard. Il biathleta norvegese Johannes Boe ha commentato, sempre a VG, queste proposte: “Sembra intelligente avere diverse soluzioni pronte. Dobbiamo renderci conto che la situazione è questa e forse potremmo anche viaggiare un po’ meno. Speriamo sia possibile organizzare le gare di Coppa del Mondo con il pubblico presente, ma se dovremo farlo senza allora ci adatteremo“.