
Lukas Hofer - Foto IPA
Cala il sipario sulla Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon con la tappa finale in programma in questo fine settimana ad Oslo Holmenkollen. Il calendario prevede come da tradizione le due sprint il venerdì, seguite dagli inseguimenti di sabato e domenica il gran finale con le mass start. Sarà l’ultima occasione per vedere all’opera i fratelli Boe: Johannes Thingnes e Tarjei chiuderanno infatti la propria gloriosa carriera proprio nella tappa di casa, e data l’occasione si prevede un afflusso in massa di tifosi norvegesi e non solo, pronti a scatenare un pandemonio per celebrare le due leggende.
L’Italia si presenterà al via con dodici biatleti selezionati dal direttore tecnico Klaus Hoellrigl. Al maschile ci saranno ovviamente Tommaso Giacomel e i confermati di Patrick Braunhofer e Daniele Cappellari, mentre torna Lukas Hofer dopo il malanno che lo ha costretto a saltare la tappa slovena e fa il suo esordio in Coppa del Mondo il 31enne friulano Nicola Romanin. Assente invece Didier Bionaz, che ha chiuso anzitempo la sua (negativa) stagione a Nove Mesto. In campo femminile si rivede Dorothea Wierer, insieme a Hannah Auchentaller, Michela Carrara, Samuela Comola, Martina Trabucchi, Linda Zingerle e alla rientrante Rebecca Passler.

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Biathlon: la situazione in classifica generale
Le gare di Pokljuka hanno completamento ribaltato la situazione in campo maschile. L’influenza che ha colpito Johannes Boe gli ha praticamente precluso le chance di vincere la Sfera di Cristallo numero sei della sua carriera; il fuoriclasse norvegese ha infatti chiuso al decimo posto l’individuale e non è partito nella mass start, lasciando campo libero al suo connazionale. Il padrone del pettorale giallo è infatti tornato ad essere Sturla Holm Laegreid, che aveva guidato la classifica fino a Nove Mesto. Dopo un periodo di appannamento il classe ’97 di Baerum è tornato a incidere a Pokljuka con due podi, e ora ha un vantaggio rassicurante di 104 punti (1071 a 967), e a meno di miracoli di Boe sembra pronto a sollevare la prima Sfera di Cristallo della carriera.
Nel settore femminile la leadership invece rimane a Franziska Preuss, anche se il suo vantaggio su Lou Jeanmonnot si è ridotto ulteriormente. Grazie al successo nella mass start infatti la transalpina ora dista solo 20 punti dalla tedesca (1048 a 1028), dunque tutto è aperto e saranno le tre gare di Holmenkollen a decidere chi sarà la nuova regina a succedere a Lisa Vittozzi. Preuss ha dalla sua il vantaggio e una ritrovata condizione che l’ha riportata sul podio nell’individuale di Pokljuka, ma Jeanmonnot arriva con il vento in poppa. In ballo anche le Coppe di specialità: la teutonica guida quella di sprint e ha in tasca quella delle mass start, mentre la rivale dopo aver vinto quella di individuale è vicina a conquistare anche quella di inseguimento.

Sturla Holm Laegreid ( Norway )
Foto: Revierfoto
I precedenti a Oslo Holmenkollen
Oslo Holmenkollen è una delle tappe più longeve della Coppa del Mondo di biathlon, presente in calendario al maschile per la prima volta nel 1984 (vittorie di Peter Angerer nell’individuale e di Eirik Kvalfoss nella sprint), poi si è tenuta a fasi alterne negli anni ’80 e ’90, prima di diventare tappa praticamente fissa dal 2001. Inoltre, dopo l’uscita di scena della tappa russa di Chanty-Mansijsk, la capitale norvegese ospita spesso e volentieri le finali. Nella passata stagione è andata in scena una doppietta individuale-mass start di Laegreid, mentre al femminile si sono imposte Ingrid Tandrevold nell’individuale e Lena Häcki-Gross nella mass start (con Vittozzi quarta e quinta). Nel 2023 invece Johannes Boe realizzò una tripletta, e al femminile vinsero Denise Herrmann e Hanna Öberg, rispettivamente sprint e mass start (cancellato l’inseguimento).
Andando a ritroso negli ultimi 10 anni, nel 2022 Laegreid vinse per la prima volta nella sprint, mentre inseguimento e mass start andarono a Erik Lesser e Sivert Guttorm Bakken (unica vittoria individuale in carriera per lo sfortunato norvegese fermato poi da una pericardite). Doppietta invece al femminile di Tiril Eckhoff, con Justine Braisaz-Bouchet che vinse la mass start. Nel 2020 e 2021 la tappa non fu in calendario causa covid, mentre nel 2019 andò in scena un’altra tripletta di Johannes Boe, mentre Anastasija Kuzmina si fermo a due perché la mass start fu vinta da Hanna Öberg. L’anno precedente vinsero Henrik L’Abée-Lund nella sprint e Martin Fourcade nell’inseguimento; tra le donne invece affermazioni di Kuzmina e Darya Domracheva. Infine, tra i biatleti in attività si ricordano le vittorie di Jakov Fak (sprint) e Simon Eder (inseguimento) nel 2014 e quella di Tarjei Boe nella sprint del 2013.

I record di vittorie
A livello maschile il record di vittorie a Oslo Holmenkollen appartiene a Martin Fourcade, che nella capitale norvegese si è imposto per 10 volte a livello individuale tra Coppa del Mondo e Mondiali. Nel massimo circuito la leggenda francese ha trovato sette successi (i primi due nel 2010 e l’ultimo nel 2018), mentre nella rassegna iridata del 2016 completò un tris di ori (sprint, inseguimento e individuale) che diventano quattro contando anche quello nella staffetta mista. Johannes Boe, che proprio ad Holmenkollen ha esordito nel circuito maggiore nel 2013, è invece fermo a quota 9 (otto in CdM e l’oro nella mass start dei Mondiali 2016), stesso numero di vittorie del tedesco Sven Fischer (sette in Coppa del Mondo tra 1995 e 2004 e due ori in individuale e partenza in linea ai Mondiali 1999).
In campo femminile invece il primato di successi appartiene alla slovacca di origine russa Anastasija Kuzmina. La 40enne nativa di Tjumen, in Siberia, e sorella di Anton Shipulin, nella capitale norvegese ha collezionato 6 successi; il primo di questi risale al 2011, e gli ultimi due al 2019. Rientrata quest’anno in attività dopo una pausa, appare altamente improbabile ormai che possa migliorare il proprio score. Alle spalle di Kuzmina c’è la bielorussa Olena Zubrilova, che ha vinto cinque gare gareggiando per l’Ucraina prima di cambiare casacca e passare nel 20o2 alla Bielorussia. Nel 1999 completò uno storico poker vincendo sprint, inseguimento, individuale e mass start (le ultime due erano valide anche per i Mondiali), poi nella rassegna iridata del 2002 vinse un altro oro.

I podi azzurri a Oslo Holmenkollen
Storicamente quella di Oslo Holmenkollen è una tappa che non ha mai sorriso più di tanto ai colori azzurri. Nessun biatleta italiano infatti si è mai imposto nella collina della capitale norvegese, a fronte però di nove podi totali. In ambito maschile per trovare il primo bisogna tornare ai Mondiali 1986, quando il quartetto azzurro formato da Werner Kiem, Gottlieb Taschler, Johann Passler e Andreas Zingerle chiuse con la medaglia di bronzo. Sempre parlando di rassegne iridate, si evidenziano il bronzo di René Cattarinussi nella sprint del 2000 (dietro a rode Andresen e Pavel Rostovcev) e l’argento di Dorothea Wierer nell’inseguimento del 2016 dietro a Laura Dahlmeier.
In Coppa del Mondo invece Zingerle fu il primo a salire sul podio chiudendo terzo nell’individuale del 1988, mentre per trovare quello successivo bisogna tornare al millennio attuale. Nel 2001 Nathalie Santer ottenne il terzo posto nella sprint dietro a Liv Grete Poirée e a Magdalena Forsberg, poi nel 2006 e nel 2008 Michela Ponza fu rispettivamente seconda nella sprint e terza nella mass start. Infine, più di recente, Lukas Hofer ha portato a casa due secondi posti: prima nel 2017 dietro a Martin Fourcade nell’inseguimento, poi nel 2019 nella sprint dietro a Johannes Boe.