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Dall’inviato ad Anterselva, Giulio Gasparin
Un duello ravvicinato tra Germania e Norvegia ha infiammato la staffetta maschile di biathlon da Anterselva. In una prova in cui altre nazioni erano orfane delle loro punte di diamante, le due squadre si sono sfidate dal primo all’ultimo giro, con Simon Schempp capace di bruciare al photofinish Emil Svendsen. Terza la Russia, nonostante l’assenza di Anton Shipulin, mentre ha pagato a caro prezzo l’Italia la mancanza di Lukas Hofer, chiudendo in 10a posizione.
In condizioni perfette, con sole e nemmeno una bava di vento, il primo poligono ha visto tutti i protagonisti di questa staffetta passare indenni: a sorpresa in testa è uscita l’Estonia, tallonata dai favoritissimi russi e tedeschi, rappresentati da Maxim Tsvetkov ed Erik Lesser. Una ricarica ha costretto Dominik Windisch ad inseguire, anche se con un ottimo passo sugli sci si è immediatamente riportato sul gruppo di testa.
Con un’altra ricarica utilizzata, il ragazzo di Anterselva si è comunque issato al quinto posto, mentre la Russia prendeva un leggero margine con la precisione di Tsvetkov e due ricariche per Lesser. Le due squadre favorite hanno quindi cambiato in testa, mentre Windisch ha passato il testimone a Giuseppe Montello in terza piazza, davanti a Norvegia e Kazakistan.
Con una serie pulita, a sorpresa il friulano ha preso la testa della corsa, mentre i più quotati Benedict Doll ed Evgeni Garanichev hanno dovuto usare rispettivamente due e tre ricariche. Ripreso dal norvegese L’Abee Lund e dal secondo frazionista tedesco, l’azzurro ha tenuto il passo dei due entrando al quarto poligono in testa.
Con lo zero in piedi, Garanichev ha riportato in testa la Russia, mentre Montello ha dovuto usare una ricarica dopo aver esitato a lungo sul terzo bersaglio, ma è riuscito ad uscire in sesta piazza. Dietro di lui L’Abee Lund, con tre ricariche, mentre appena davanti la Germania, gli Stati Uniti ed il kazako Podkorytov, nonostante sia caduto dopo lo zero trovato in piedi. L’azzurro ha faticato nell’ultimo giro, subendo il rientro di Svizzera e Francia, passando il testimone a Rudy Zini in 6a posizione a 21 secondi dalla testa.
Il trio di testa con Arnd Peiffer, Dmitrij Malyshko e Johannes Thignes Boe ha fatto il vuoto sugli sci, spaccando la gara già prima del quinto poligono, il primo della terza frazione. Il russo ha pagato il forcing sugli sci e con due ricariche ha perso il treno dei primi due. Un giro di penalità ha invece affondato il debuttante in coppa del mondo, Zini, che ha sbagliato quattro volte sullo stesso bersaglio, il terzo. L’azzurro ha sicuramente sentito la pressione, capendo l’occasione ghiotta che avrebbe dato una sola ricarica usata. Invece, quando il quarto posto era alla portata, la staffetta italiana è uscita dal poligono in 12a posizione.
Una ricarica per Peiffer ha fatto sì che Boe potesse uscire con un leggero margine, mentre due per Malyshko hanno allontanato la Russia dalla lotta per l’oro. A sorpresa, ai piedi del podio si è presentata l’Austria inseguita dall’Ucraina e dalla Francia, priva di Beatrix e soprattutto Martin Fourcade. Pur usando 3 ricariche, Zini ha evitato il giro di penalità , uscendo dal poligono in 11a piazza.
Il forcing di Boe ha fatto sì che Emil Svendsen potesse partire con 18 secondi di vantaggio su Simon Schempp, in quella che sembrava destinata ad essere una lotta a due per la vittoria, dati i 55 secondi di ritardo di Anton Babikov dalla testa. Un ultimo giro difficile di Zini ha lasciato a Thomas Bormolini 2 minuti e 34 di ritardo, ma soprattutto 30 secondi da recuperare per rientrare in top 10.
Lo zero dei due in testa ha lasciato la lotta per la vittoria invariata dopo l’ultimo poligono a terra, mentre dietro Russia, Ucraina e Francia si sono avvantaggiate su Stati Uniti ed Austria, entrambe con una ricarica. Lo zero a terra di Bormolini ha quindi riportato l’Italia tra le prime 10, seppure lontana dalla Svizzera, nona.
Con una ricarica in più, Svendsen non è riuscito a mantenere il vantaggio su Schempp, così i due sono usciti assieme per dare vita ad un finale al cardiopalma. Lo zero di Pidruchnyi ha dato all’Ucraina la chance di giocarsi il podio con la Russia, mentre Quentin Fillon-Maillet è finito nel giro di penalità , abbandonando le velleità francesi per il podio. Una sola ricarica usata da Bormoini ha fatto all’Italia la certezza di chiudere in decima piazza.
Con un finale magnifico ed uno sprint che in molti ricorderanno a lungo, Schempp ha bruciato proprio sulla linea del traguardo Svendsen, consegnando alla Germania l’ennesima vittoria in questo weekend altoatesino. Babikov è riuscito a scollarsi Pidruchnyi, regalando alla Russia il terzo posto, con l’Austria quinta. Italia decima in una prova che lascia ben sperare per la staffetta mondiale, nella speranza di poter ritrovare un Hofer in salute.