Il giorno delle sprint categoria Junior (nati dal 1995 in poi) è stato quello delle conferme in campo maschile e delle sorprese nel femminile. Nel tepore di Cheile Gradistei (alcuni atleti addirittura con lo smanicato) il migliore è stato ancora l’austriaco Leitner, doppiando l’individuale di due giorni fa, mentre tra le “piccole” donne da registrare lo storico successo della Svezia, il primo da quando esiste la manifestazione (inizio anni 2000). Come sempre si è cominciato in mattinata con la competizione femminile. Gara decisa negli ultimi metri, con la svedese Hanna Oeberg (0+0) che è riuscita a prevalere per soli 6 decimi sulla svizzera Hoecki. Quest’ultima, nonostante 2 errori nella prova in piedi, grazie alla brillantissima fase con gli sci è riuscita a rosicchiare oltre 15 secondi nell’ultimo tratto su una Oeberg sulle gambe e mancando l’oro di un’inezia. A completare il podio l’altra svedese Magnusson, che ha trovato un buon compromesso tra rendimento al poligono – un solo errore – e sci. Delusione di giornata l’ucraina Merkushin, che dopo il podio di giovedì era attesa ad una grande sprint in virtù delle sue qualità nel fondo, ma nonostante abbia limitato ad uno gli errori, non è riuscita a fare la differenza probabilmente a causa di materiali non eccezionali. Ancora una volta appena fuori dal podio la francese Lena Arnaud, nonostante una prova perfetta dal poligono. Lontana dalle prime l’azzurra Runggaldier, solo 34° (1+3).
Sulla neve oramai ridotta in poltiglia, a causa delle alte temperature, si sono invece dati battaglia gli “sprinter” sempre per la categoria Junior. Ha ancora una volta sbaragliato la concorrenza l’austriaco Felix Leitner, il favorito della vigilia, che ha per tutta la gara ben amministrato il vantaggio sullo statunitense Doherty (già bronzo giovedì). Quest’ultimo si è superato nel fondo ma ha doppiato in piedi l’errore commesso nella serie a terra, al contrario dell’austriaco che si è limitato ad una sola penalità al secondo poligono.
Podio completato dal tedesco Zobel, che ha preceduto di pochi secondi il francese Jacquelin. Nettamente in ritardo Andrea Baretto (argento nell’individuale giovedì), quest’oggi peraltro falloso dal poligono (0+2), che comunque già alla vigilia non rientrava tra i gli “sprinter” più accreditati. Per lui solo un 21° posto, comunque il migliore degli italiani, davanti a Ghiglione ancora fuori dai 30 (32°).
Domani cominciano le spettacolari gare ad inseguimento, sarà nuovamente il turno della categoria Youth (nati dal 1997 in poi). Partono lontanissimi dalla zona podio gli azzurri, in cerca più che altro di un piazzamento tra i primi 20 nelle rispettive gare.