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E’ Andy Murray il primo finalista del Mutua Madrid Open 2016. Lo scozzese, nel remake della finale del 2015, ha sconfitto Rafael Nadal col punteggio di 7-5 6-4 dopo 2 ore 10 di lotta. Grande classe nei momenti importanti per il numero 2 della classifica, che cancella benissimo tutte le chance concesse a Nadal. Il mancino di Manacor, vede la sua striscia di vittoria fermarsi a 13 dopo le vittorie di Montecarlo e Barcellona.Prima di oggi i precedenti recitavano un severo 17-6 in favore dello spagnolo, con l’ultimo confronto nella semifinale di Montecarlo poche settimane, dove Nadal ha trionfato in tre set.
In un primo game con bellissimi scambi, Murray tiene la battuta a 30, aiutato anche dalla battuta nei primi “quindici”. Anche Nadal cede due punti in battuta, ma tiene il servizio portandosi sull’1-1. L’intensità è su livelli medio-alti: negli scambi lunghi c’è un discreto equilibrio, con Murray che cerca quasi sempre di impostare il punto sul rovescio dello spagnolo. Lo scozzese riesce, inoltre, a restare nei pressi della riga di fondo, e, quando Nadal accorcia i colpi, a prendere in mano le redini dello scambio. La strategia premia il numero 2 del mondo nel quarto game, dove arriva il break che lo porta in poco tempo sul 4-1. Il beniamino di casa trova la reazione quasi subito, nel settimo game Murray gli concede due chance di break: lo spagnolo però le gioca male con due errori su altrettante risposte. Nel momento chiave Murray può fare affidamento sul suo servizio, che lo aiuta a portarsi sul 5-2. Gli errori col rovescio aumentano un po’ troppo però per Murray, che, in vantaggio 5-3, subisce il break e permette a Nadal di rientrare nel primo parziale. Nadal aggancia quindi l’avversario sul 5-5. Murray fatica per via della bassissima percentuale di prime in campo, che quando entrano relegano Nadal diversi metri fuori dal campo. Il campione in carica mette pressione all’iberico arrivando piuttosto facilmente sul 6-5. Nel suo turno di servizio Nadal non trova profondità e soffre l’iniziativa dell’avversario, che chiude 7-5 il primo set con una risposta vincente.
Il secondo set inizia con ben altre promesse, con un primo game che dura circa 10 minuti. L’intensità di Nadal aumenta con poco, ma Murray annulla tre palle break da grandissimo campione. Fanno la differenza due ace e un grandissimo rovescio, con cui Murray viene fuori dai problemi e parte avanti 1-0 nel secondo parziale. Dopo 3 turni di servizio abbastanza semplici, Nadal si procura altre 3 occasioni per togliere la battuta a Murray. Il campione di Dunblane gioca però alla perfezione nei momenti importanti, non permettendo a Nadal di entrare nello scambio.
Nel sesto game succede l’inaspettato: una palla steccata di Murray rimane in campo, con Nadal che concede così palla break. Sul punto chiave lo spagnolo fallisce un passante di dritto piuttosto fattibile per lui e si ritrova così sotto 7-5 4-2 dopo più di un’ora e mezza di gioco. Nel game successivo, Nadal reagisce ancora una volta. Di nuovo però, non riesce a concretizzare una delle due chance di break, per un suo brutto errore perde una grande occasione e lascia andare Murray sul 5-2. Nadal rientra a sorpresa spinto dal proprio pubblico, conquistando il contro-break che rianima il match. Nel decimo game lo spagnolo sbaglia però, per la seconda volta nel match uno smash, e vede le speranze infrangersi a rete. Murray trionfa 7-5 6-4 dopo una battaglia di più di due ore. Lo scozzese vendica la sconfitta di Montecarlo eliminando Nadal proprio davanti al suo pubblico. A condannare Nadal è l’assoluta perfezione di Murray sulle palle break. Per Murray, nella seconda finale consecutiva, domani uno tra Djokovic e Nishikori. Il britannico, per rimanere al numero 2 della classifica è costretto a vincere, altrimenti Federer effettuerà il sorpasso.