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Tennis, Alcaraz: “Essere secondo o terzo non cambia, non c’è meno pressione”

Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz - Foto Antoine Couvercelle/ Panoramic/IPA

Carlos Alcaraz è pronto a scendere in campo per il Montecarlo Masters 1000 del 2024. Per lo spagnolo è il secondo torneo a Monaco dopo quello del 2022 e ne parla in conferenza stampa: “Sono molto felice di essere qui a Montecarlo, è un bellissimo torneo. L’ho visto tante volte fin da quando ero molto piccola. Ci ho giocato solo una volta e non è andata molto bene nel 2022, ma non vedo l’ora di vedere come va. Spero di arrivare lontano, fino alla fase finale, ma è un torneo molto duro, rivali molto complicati, quindi vedremo“, spiega Carlitos a Monte Carlo“. Si parla poi di Sinner, suo principale rivale: “Ho giocato contro Jannik solo una volta sulla terra battuta e lui mi ha battuto, quindi non so cosa aspettarmi. È un giocatore incredibile su tutte le superfici, sull’erba, sul cemento o sulla terra battuta. Adatta il suo tennis molto, molto bene. Ogni volta che ci affrontiamo, indipendentemente dalla superficie, giochiamo un ottimo tennis, una grande partita, quindi non so se la terra mi avvantaggia oppure no. E’ una cosa che non conta, voglio giocare contro di lui, vedremo se sarà in questo torneo“. Passare dal cemento alla terra battuta: “Ho avuto qualche giorno di riposo dopo il Miami Open e poi ho iniziato ad allenarmi sulla terra battuta. Sono un giocatore che adatta molto bene il suo gioco alla superficie. Non mi ci vogliono molti giorni per giocare al meglio su una superficie. Gli allenamenti che ho svolto sulla terra sono stati molto buoni, spero di iniziare bene il torneo”. 

All’appello di Montecarlo manca Nadal, connazionale di Alcaraz: “Non l’ho visto molto nei tornei, non abbiamo condiviso troppi eventi. Voglio davvero vederlo qui, a giocare i tornei, ma il fatto che non sia qui non cambia molto le cose per me. Non sono abituato a stare con lui, abbiamo condiviso pochissimi tornei. Naturalmente, come appassionato di tennis, è un peccato che Rafa non giocherà a Montecarlo”. Sulla possibilità di giocare un doppio alle Olimpiadi: “È come un sogno, spero di giocare il doppio con lui alle Olimpiadi. Mancano ancora 4 mesi e tutto può succedere. Per me sarebbe fantastico”. Sulla posizione nel ranking ATP: “Ovviamente essere il numero uno o due è fantastico, ma essere secondo o terzo non cambia molto. So che i tennisti davanti a me hanno quelle posizioni e devo lavorare per recuperarle, ma non gioco con meno pressione essendo due o tre. Mi sento lo stesso”.

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