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Alexander Zverev è molto famoso, oltre che per essere uno dei più forti tennisti in circolazione, perché è una persona senza peli sulla lingua, poco diplomatico e spesso in grado di dire senza paura quello che pensa. Ciò è accaduto anche nella conferenza stampa alla vigilia del Roland Garros, torneo in cui il numero 3 del mondo ha raggiunto una semifinale, perdendola nel 2021 contro Stefanos Tsitsipas. Ed ecco che, per rispondere alle insistenti domande dei giornalisti, ci ha tenuto subito a precisare che per lui i favoriti sono sempre e solo due: Rafael Nadal e Novak Djokovic, vincitori di 15 delle ultime 17 edizioni di questo torneo.
“Credo che Rafa, in questo posto qui, senta proprio qualcosa di speciale – ha dichiarato il campione olimpico in carica –. Ed è divertente perché io, mio padre e Sergi Bruguera l’abbiamo visto allenarsi, e il suo dritto corre 20 miglia all’ora più veloce di quanto non lo faccia negli altri tornei. Si muove più leggero sui suoi piedi, c’è qualcosa in questo campo che lo fa giocare ancora meglio del solito. Penso che anche Novak abbia ritrovato la sua forma: ha giocato sempre meglio nel corso di queste ultime settimane, raggiungendo il picco a Roma. Quei due ragazzi sono ancora i primi due favoriti, secondo me. Penso che la parta alta del tabellone sia piuttosto affollata di campioni, con ovviamente Carlos (Alcaraz, ndr) e me che possiamo giocarcela. Quindi penso che, probabilmente, il vincitore del Roland Garros sarà tra i nomi della parte alta”.
Per quanto concerne la parte bassa del tabellone, invece, la sua visione è ancora più chiara: sarà Stefanos Tsitsipas a giocarsi la coppa in finale. “Credo che Tsitsipas, considerato il modo in cui Stefanos ha giocato sulla terra battuta nel 2022, abbia ottime possibilità di arrivare in finale. Non ci sono dubbi al riguardo. Penso che Andrey (Rublev, ndr) abbia ottime possibilità di arrivare in fondo a questo torneo. Daniil (Medvedev, ndr) è il numero 2 nel mondo, tuttavia penso che abbia bisogno di un po’ di tempo per recuperare dal suo infortunio e per adattarsi ai campi in terra battuta. Ruud anche ha giocato molto bene sulla terra. Per me, sì, nella parta bassa, Stefanos è il favorito, e penso che qualsiasi altro giocatore direbbe la stessa cosa, soprattutto analizzando gli ultimi risultati”.
Dunque, quando giungerà il tanto agognato primo Slam per Zverev? “Penso di aver perso alcune partite – ha spiegato il finalista degli US Open 2020 – perché ho messo molta pressione su me stesso, nel tentativo di vincere un Grande Slam. Questo è il motivo per cui forse non ne ho ancora vinto uno. Penso che per Djokovic, Nadal e Federer, invece, sia stata una cosa del tutto naturale. Sarà interessante vedere all’opera i nuovi ragazzi emergenti, come Alcaraz, che oggi si trovano nella posizione che ricoprivamo io e Tsitsipas qualche anno fa, per vedere come se la caveranno in questi eventi. Medvedev ne ha già vinto uno, ma si è affacciato ad alti livelli quando era più grande, quindi per lui forse è stato più facile perché ha avuto più tempo per maturare”.
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