Olimpiadi Parigi 2024

Olimpiadi Parigi 2024, volley femminile: le favorite e le possibili sorprese

Abbraccio Nazionale italiana volley femminile - Foto Fiorenzo Galbiati/FIPAV

Il torneo di volley femminile delle Olimpiadi di Parigi 2024 promette spettacolo, ma quali sono le favorite e le possibili sorprese? L’Italia, con l’arrivo in panchina di Julio Velasco, sembra essersi messa alle spalle le tante polemiche dello scorso anno ed aver ritrovato l’intesa dei giorni migliori, come testimoniano il recente trionfo in VNL e la ritrovata vetta nel ranking mondiale. Il tecnico argentino, guida dell’indimenticabile Generazione dei Fenomeni, vuole regalare al Bel Paese una medaglia olimpica che al femminile non è mai arrivata, magari sfatando il tabù dell’oro (mai conquistato nemmeno dagli uomini). Le assenze causa infortunio tolgono qualcosa in termini di profondità (soprattutto in posto quattro) e la concorrenza di certo non manca, ma le azzurre hanno tutte le carte in regola per centrare il bersaglio grosso.

Danesi e compagne inizieranno la loro avventura nella Pool C incontrando la Repubblica Dominicana di coach Marcos Kwiek, che si presenta a Parigi da outsider e non va affatto sottovalutata. La compagine caraibica, infatti, ha più volte dimostrato di poter mettere in difficoltà anche le big (nelle ultime amichevoli ha sconfitto al tie-break la Serbia) e vuole sorprendere ancora. Parte con qualche ambizione in meno l’Olanda di Felix Koslowski, che torna ai Giochi a distanza di 8 anni dall’ultima volta: non è la squadra di anni fa, ma il bronzo agli Europei dello scorso anno ha sicuramente portato tanto entusiasmo alle Orange. L’ultima avversaria dell’Italia nel girone è la Turchia, che con il Ct italiano Daniele Santarelli ha conquistato nel 2023 VNL ed Europeo (primi trofei della sua storia) ed ora mette nel mirino l’ambito podio a cinque cerchi.

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LE ALTRE AVVERSARIE

Tra le favorite, oltre alla già citata Turchia, figura anche il Brasile di Zé Roberto, secono nel ranking mondiale FIVB e argento iridato in carica. La compagine verdeoro può contare su un gruppo di atlete di grande qualità ed esperienza e vuole tornare a casa con un’altra medaglia dopo l’argento di tre anni fa. Estremamente temibili, ma leggermente dietro a Turchia e Brasile, anche le altre due medagliate di Tokyo 2020: Stati Uniti e Serbia. La formazione a stelle e strisce di Karch Kiraly, quinta nel ranking mondiale, proverà a difendere il titolo olimpico ma serviranno prestazioni migliori di quelle viste negli ultimi mesi per arrivare in zona medaglia. La Serbia, bicampionessa mondiale e bronzo olimpico uscente, è dotata di forti individualità (Boskovic su tutte), ma rappresenta un po’ un’incognita. Il Ct Giovanni Guidetti ha, infatti, preferito non schierare le titolari in VNL cosicché potessero concentrarsi solamente sulla preparazione per i Giochi. L’ultima amichevole giocata contro l’Italia ha mostrato una squadra in buona salute, ma bisogna aspettare l’inizio del torneo parigino per scoprire se la strategia si rivelerà vincente.

La grande sorpresa potrebbe essere la Polonia, che con l’arrivo in panchina di Stefano Lavarini ed il ritorno in regia di Asia Wolosz è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, mettendo in cascina anche molta esperienza che potrebbe tornare utile proprio ai Giochi. Le polacche sono ora quarte nel ranking mondiale e vogliono sognare in grande. È invece risalita di colpi la Cina, che ha vissuto qualche anno di passaggio dopo aver raggiunto i vertici mondiali (spicca l’oro olimpico di Rio 2016) ed ora si presenta a Parigi da outsider. Giocherà il ruolo di outsider anche il Giappone, che sta aggiungendo sempre più consistenza in attacco. Le nipponiche pagano in termini di centimetri, ma la grande difesa mette alla prova la pazienza di qualsiasi avversaria. La Francia proverà invece a farsi spingere dal pubblico di casa per stupire e proseguire più a lungo possibile il torneo, ma l’impressione è che gli investimenti fatti di recente daranno i frutti nei prossimi anni. È in crescita anche il Kenya, unica squadra africana presente, che con il sostegno della FIVB sta creando un bel progetto, ma l’obiettivo è stato raggiunto già con la qualificazione ai Giochi.

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