Emozioni e polemiche nella prima semifinale delle Final Four di Lega Pro 2016/2017. All’Artemio Franchi il Parma fa e disfa ma passa alla lotteria dei rigori contro il Pordenone. Tiene banco però l’arbitraggio del fischietto di Palermo Luigi Pillitteri, soprattutto per quanto accaduto nei tempi supplementari. Alla fine, il verdetto del campo piega i gialloblu, più freddi dagli undici metri.
L’avvio dei ramarri tutto sommato è incoraggiante. Nel primo quarto d’ora gli uomini di Tedino dettano i ritmi e si affacciano spesso nella metà campo dei ducali, ma nel momento migliore del Pordenone arriva il vantaggio del Parma. Al primo corner conquistato, gli emiliani vanno a segno con Scaglia liberato dallo schema sull’asse Scozzarella-Baraye, che porta alla chirurgica conclusione del numero 32: Tomei si allunga ma non ci arriva, 1-0. Dopo alcuni minuti di sbandamento, il Pordenone si riorganizza e prova ad impensierire la porta difesa da Frattali: il più vivace è Cattaneo, che sfiora il pari con una conclusione insidiosa dalla media distanza alla metà della frazione. Il primo cambio della partita è obbligato per D’Aversa: Scozzarella resta a terra dopo un contrasto, rientra in campo ma chiede il cambio e al 37′ è il momento di Corapi. Tre i minuti di recupero e Nocciolini si divora di fatto la rete del raddoppio spedendo in curva un invitante pallone all’altezza del dischetto del rigore: Pillitteri dice che può bastare per il primo tempo.
Nella ripresa, però, i gialloblu abbassano vertiginosamente i ritmi e si accontentano di amministrare il vantaggio lasciando troppo l’iniziativa in mano al Pordenone. E gli sforzi dei neroverdi vengono premiati all’80’ dopo il clamoroso gol sbagliato da Pietribiasi a due passi da Frattali: a 10′ dalla fine, sugli sviluppi di un calcio d’angolo spunta Marchi, il più veloce ad avventarsi su una palla vagante nell’area dei ducali che non riescono a reagire e vengono trascinati ai supplementari. Nonostante la colossale chance per Iacoponi e Scavone che si ostacolano dopo esser stati dimenticati dalla difesa avversaria, il Parma rischia grosso. Ci pensa poi l’arbitro Pillitteri a far infuriare la panchina dei ramarri nella seconda frazione dell’extratime prima fermando un contropiede pericolosissimo per dei giocatori a terra nell’altra area di rigore, poi lasciando correre sul contatto tra Frattali e Buratto all’ultimo secondo. E dagli undici metri i friulani accarezzano solamente il sogno della finale prima di essere risvegliati sul più bello: errori per Misuraca e Scavone, si va ad oltranza e a deciderla sono i capitani. De Agostini si fa ipnotizzare da Frattali, Lucarelli non sbaglia e trascina D’Aversa in finale. Sabato 17 giugno alle ore 18.00 ci sarà solo Alessandria o Reggiana a separare il Parma dalla Serie B.