Primo podio per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Ballerup, in Danimarca. Dopo il secondo posto nelle qualifiche di Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini alle spalle della Gran Bretagna, lo stesso quartetto ad eccezione di Martina Alzini in sostituzione di Martina Fidanza è stato sconfitto dalla Germania nella semifinale dell’inseguimento a squadre. Nella finale per la medaglia di bronzo, poi, Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno dominato il Canada in una sfida senza storia dall’inizio alla fine: americane sconfitte, le azzurre salgono sul gradino più basso del podio
“E’ un pò l’anno dei bronzi, dei quarti posti e delle cadute, ma essere qui a fare certe prestazioni e poi subire sfortune o errori, ci sta, l’importante e’ essere competitivi, lo abbiamo dimostrato con i maschi e con le donne”. E’ il commento a caldo del commissario tecnico azzurro del ciclismo su pista Marco Villa dopo il bronzo iridato conquistato dalle azzurre nell’inseguimento questa sera a Ballerup in Danimarca. Martina Fidanza, Chiara Consonni, Martina Alzini e Vittoria Guazzini, hanno vinto la finale per il terzo posto battendo il Canada. “Avevamo come obiettivo la finale primo e secondo posto con le donne ed il terzo-quarto con gli uomini, è arrivato questo bronzo che ci ripaga un po’ delle altre sconfitte ma qualcosa ci va stretto – ha concluso Villa”.
Nell’Eliminazione, l’azzurra Letizia Paternoster, oro iridato nel 2021, si è classificata quarta. Neo campionessa del mondo la neozelandese Ally Wollaston, argento alla belga Lotte Kopecky e bronzo alla statunitense Jennifer Valente. Delusione nello scratch maschile dove Elia Viviani non è andato oltre alla sedicesima posizione in una gara vinta dal giapponese Kazushige Kuboki davanti al danese Tobias Hansen e al francese Clement Petit. Al Mondiale in Danimarca non sono presenti i big del ciclopista italiano, Filippo Ganna ed Elisa Balsamo che hanno terminato la lunga stagione. Infine l’azzurro Stefano Moro non ce l’ha fatta a qualificarsi per la finale del Keirin. Moro si è piazzato quinto nella seconda semifinale, che qualificava alla finale i primi tre.