Calcio estero

Champions League, Bayern Monaco-Atletico Madrid 2-1

Filipe Luis e Koke, Atletico Madrid - Foto Carlos Delgado CC BY-SA 3.0

Trionfa la tenacia e l’orgoglio sulla qualità e la tecnica. In una strepitosa e rocambolesca gara, l’Atletico Madrid si impone sul Bayern Monaco. Ai tedeschi non basta la vittoria per 2-1 con le reti di Xabi Alonso e di Robert Lewandowski per avere la meglio sugli uomini guidati da El Cholo, che con la rete di Griezmann accedono alla finale di Champions League.

All’Allianz Arena va in scena la gara di ritorno tra Bayern e Atletico valida per la semifinale di Champions. La posta in palio è alta: l’accesso alla finale di Milano prevista per il 28 maggio. L’esercito di Diego Simeone nel match di andata ha battuto i tedeschi per 1-0 grazie alla rete siglata da Saul. Pep Guardiola, per ribaltare il risultato ed eliminare El Cholo dall’Europa che conta, si affida alla straordinaria qualità di Lewandowski che detiene le chiavi dell’attacco nel 4-1-4-1. Gli spagnoli, invece, scendono in campo con il 4-4-2 la cui coppia d’attacco è formata da Griezmann e Torres. Il match si apre nel segno dell’aggressività del Bayern Monaco. I tedeschi appaiono più dinamici e propositivi, in particolare con Vidal e Lewandowski che riescono a trovare molti spazi nella retroguardia spagnola. L’occasione più concreta per i padroni di casa giunge al 20′ proprio con l’attaccante polacco a cui, però, l’ottimo Oblak nega il gol. L’estremo difensore dei Colchoneros salva i compagni sulla conclusione di Ribery al 23′. All’Allianz si assiste ad un vero e proprio assedio degli uomini di Guardiola nell’area avversaria. Il vantaggio dei tedeschi non si fa attendere: al 31′, infatti, Xabi Alonso trasforma un calcio di punizione e ristabilisce la parità fra le due formazioni. Oblak è senz’altro uno dei protagonisti assoluti della serata, al 34′ para il rigore battuto da Muller ed evita la disfatta spagnola. Il penalty viene concesso a causa di un fallo di Gimenez su Javi Martinez. L’Atletico soffre decisamente il pressing feroce e costante del Bayern. La prima frazione di gara termina sul risultato parziale di 1-0, tutto può ancora succedere.

Nella ripresa Simeone rende la formazione più offensiva inserendo Carrasco al posto di Fernandez: il modulo si traforma in un 4-3-3. Gli spagnoli mettono in campo un atteggiamento diverso rispetto a quello del primo tempo, si mostrano più audaci e consapevoli delle loro possibilità. Al 54′ i Colchoneros vanno in gol con Griezmann che a tu per tu con Neuer è freddissimo e non sbaglia. L’esercito de El Cholo torna in vantaggio, l’idea dei supplementari sfuma velocemente. Il Bayern accusa il colpo inflittogli dagli spagnoli e abbassa notevolmente i ritmi in questo frangente di gara. Tuttavia, al 70′ i tedeschi tornano ad essere pericolosi con il solito Lewandowski, ma Oblak non si lascia sorprendere e si conferma essere uno degli uomini chiave della partita. Il Bayern, torna prepotentemente in gara e al 74′ si porta in avanti con la rete firmata da Lewandowski su assist di Vidal. Ora basta un gol agli uomini di Guardiola per tornare in parità. Il giudice di gara all’83’ concede un calcio di rigore all’Atletico per fallo di Martinez su Torres, ma El Nino sbaglia clamorosamente il tiro. Il penalty è attribuito ingiustamente dal momento che il fallo era nettamente al limite dell’area. Triplice fischio, Atletico Madrid in finale. Simeone centra la seconda finale di Champions League sulla panchina dell’Atletico. Guardiola e i suoi salutano definitivamente l’Europa che conta e la coppa ‘dalle grandi orecchie’.

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