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“Sono arrivato in Italia sei anni fa, a 16 anni, dal Gambia, passando per la Libia e direttamente a Salerno con il barcone. Sono arrivato in Italia per cercare una vita migliore. Ho deciso di fare l’arbitro perché mi piace fare sport, soprattutto il calcio, ma non sono tanto bravo”. Il primo arbitro migrante d’Italia, Mustapha Jawara, ha raccontato la sua storia a Radio Punto Nuovo. “Ho conosciuto un amico con cui ho fatto un corso a Polla quando ero minorenne. Per il momento ho arbitrato under 15 e under 17. Con l’aiuto della sezione di Sala Consilina sto studiando per migliorare e li ringrazio tanto. Finora sono stato rispettato, non ho mai avuto problemi”.
“Io lavoro in un’azienda di ricambi, ma il mio sogno è arrivare in Serie A i prossimi anni e arbitrare Napoli-Juventus. Non tifo nulla, sono tifoso degli arbitri” ha concluso Jawara.
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