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Elisa Di Francisca, olimpionica di Londra 2012 e argento a Rio 2016, non è andata leggera nel commentare le poche gioie arrivate dal fioretto femminile all’interno delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Gli affondi sono stati due: uno per Arianna Errigo e uno contro il ct Andrea Cipressa. Si parte dalla Errigo, con la quale non scorre buon sangue: “Forse l’ultimo assalto contro la Francia avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente sia tecnicamente, ma soffre le gare importanti, soprattutto le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio (ndr: fu eliminata al secondo turno, mentre la Di Francisco fu seconda) e pure a Tokyo: è un peccato perché le altre ragazze hanno tirato bene mentre Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra, è mancata nel momento decisivo”. Di seguito le sue dichiarazioni complete all’interno di un’intervista a La Repubblica:
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ANCORA SU ERRIGO – “Non la vedo bene, è forte, ha talento, ma alle Olimpiadi non so cosa le succeda. E’ molto emotiva, non tiene la tensione. Potrebbe vincere tranquillamente, è un peccato”.
SU CIPRESSA – “Non è all’altezza, lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte: a Londra con Stefano Cerioni alla guida, prendemmo 5 medaglie, tre delle quali d’oro. Non so se Stefano è disposto a tornare, ma ci vorrebbe lui”.
SULL’ITALIA DELLA SCHERMA – “Ho visto tanti atleti rassegnati, ma credo che più di altri abbiamo pagato il fatto di non aver disputato gare durante la pandemia. Ci sono nazioni come Russia e Stati Uniti che hanno continuato a fare gare all’interno del paese, in bolla, coi tamponi, noi non abbiamo fatto più niente”.
SUL FIORETTO FEMMINILE – “Se si sta esaurendo la miniera? No, il ricambio c’è, bisogna saper curare bene quest’arma, e affidarsi ai maestri e commissari tecnici giusti per prendere medaglie a Parigi”.
SUL RITIRO A UN PASSO DA TOKYO 2020 – “L’ultima gara che ho fatto l’ho vinta in Coppa del Mondo a Kazan prima dello scoppio della pandemia: mi sono ritirata imbattuta. Mai avrei voluto continuare prendendo randellate dalle giovani”.
SUL RITIRO DI MONTANO – “Emozionata? Sì, però in finale l’abbiamo visto prendere certe stoccare dai giovani coreani. Tanto di cappello per il campione che è stato, anche nella semifinale con l’Ungheria, però arrivati a un certo punto bisogna saper dire basta”.
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