“Lo sport unisce le persone, è pace e amicizia ovviamente, ma quando c’è una situazione come la guerra tu devi essere concentrato sullo sport. Questa è la mia opinione, ovviamente guardiamo e speriamo nella pace e vogliamo che ci sia pace in tutti i paesi”. Queste le parole della sciabolatrice Olga Kharlan, medaglia d’oro olimpica e sei volte campionessa del mondo, ora a Bologna insieme al suo compagno, lo schermidore azzurro Luigi Samele. “Noi cerchiamo di andare avanti, ci alleniamo, partecipiamo alle gare e cerchiamo di provare a noi stessi che possiamo farcela, che siamo forti anche se è dura, molto dura. Vogliamo mostrare anche all’Ucraina che possiamo combattere non solo sul campo di battaglia, in guerra, ma anche nello sport”.
“Quando ho saputo di poter venire la prima reazione è stata piangere. C’è la guerra nel tuo Paese, e tu pensi che la vita normale è finita e non sai come reagire – ha aggiunto l’ucraina -. Vedi che tutti vogliono aiutarti e ti rende piu’ forte. Virtus Scherma, Gigi e il Comune di Bologna hanno iniziato ad aiutarci e noi abbiamo iniziato a vivere, non la nostra vita normale ma una vita sicuramente un pochino migliore. Abbiamo la possibilità di allenarci per partecipare alle gare e questa e’ una cosa davvero grandissima per noi”.
Olga Kharlan ha voluto infine sottolineare di essere ancora più “orgogliosa” del suo paese: “Voglio rappresentare l’Ucraina, voglio che la mia bandiera sia vista da tutti, questo è quello che voglio adesso, e fino alla fine della mia vita”.