Tommaso Marini in queste settimane è impegnato in Ballando con le Stelle, ma quest’oggi mini fuga a Trento per l’ultima giornata del Festival dello Sport. Il fiorettista azzurro si è raccontato davanti ai tanti presenti, partendo dagli inizi: “Dalle ragazze del fioretto nel 2012 è partita la mia voglia. Quando mi sono trasferito a Jesi, ho notato questo angolo dove ci sono tutte le medaglie vinte, e io mi dicevo che mi sarebbe piaciuto tanto, un giorno, poterne indossare una anche io al collo”.
“A Parigi io volevo più di ogni cosa vincere una medaglia, e avercela fatta mi lascia con la coscienza tranquilla. Parigi è stata bellissima, un sogno. Questa Olimpiade mi ha fatto capire cos’è lo spirito di squadra. Ognuno di noi non si è mai sentito solo in pedana, e questo ci ha aiutato tanto a vincere una medaglia, come anche a perderla”, riflette.
“Io venivo da un’individuale che per me è stata una delle esperienze peggiori in carriera. E poi ero in stanza con Filippo (Macchi; ndr) che aveva vinto l’argento, eppure non lo ha mai enfatizzato, capendo il mio momento. E tutta la squadra mi ha aiutato, anche perché io nella testa mi dicevo: ‘e se non vinco neanche una medaglia? Tu sei una delle persone che se la merita, se fallisci?’ Poi mi sono sbloccato ed è andata bene”.