“C’è emozione, c’è consapevolezza e c’è determinazione. Siamo pronti ad affrontare un’Olimpiade che sarà sicuramente diversa dalle altre, ma che vogliamo vivere da protagonisti partendo dalla certezza che anche nei momenti più difficili, con lo stop dell’attività agonistica internazionale a causa dell’emergenza sanitaria, le nostre squadre hanno fatto un grande lavoro, per arrivare al meglio all’appuntamento. E non vediamo l’ora di cominciare”. Con queste parole Paolo Azzi, presidente della Federazione Italiana Scherma, in occasione della presentazione della spedizione Azzurra per Tokyo 2020.
Sarà la prima volta per l’Italia con tutte le sei armi alle Olimpiadi: come sottolineato dal presidente federale, “il tricolore sarà infatti rappresentato nella totalità delle gare individuali e a squadre di spada, sciabola e fioretto sia maschili che femminili, dunque in dodici competizioni complessivamente, merito delle rispettive formazioni azzurre che hanno conquistato i pass qualificazione già prima del periodo d’interruzione dell’attività agonistica a causa della pandemia”.
Presenti anche i tre allenatori, che hanno sottolineato il lavoro mentale, la dedizione e lo spirito delle squadre delle varie specialità. “C’è la voglia dei giovani, c’è l’esperienza dei veterani. C’è un gruppo che vuole dare il massimo”, ha sottolineato Giovanni Sirovich, ct della sciabola. Fiducioso anche il ct del fioretto Andrea Cipressa, che ha dichiarato: “Non ci sono più fenomeni ineguagliabili come Valentina Vezzali, è vero, ma ci sono tanti ottimi atleti che hanno dimostrato di essere assoluti protagonisti a livello internazionale e che ci fanno potenzialmente correre per la medaglia d’oro in tutte le gare”. “L’aspetto mentale riveste una grandissima importanza in questa Olimpiade e sono estremamente fiducioso. Abbiamo scoperto persino i “compiti a casa” nel periodo di lockdown, nel corso del quale i nostri atleti hanno mostrato una straordinaria professionalità“, ha infine aggiunto il ct della spada Sandro Cuomo.