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Presso gli impianti del Cus Pisa, dove è in corso la sesta e ultima tappa della Coppa del Mondo di Scherma Paralimpica, Emanuele Lambertini, il più giovane rappresentante azzurro all’ultima spedizione di Rio de Janeiro, ha concesso una breve intervista ai nostri microfoni. Il diciassettenne nativo di Cento, provincia di Ferrara, recente medaglia d’oro al Campionato del Mondo di Stadskanaal (Olanda), sembra avere le idee molto chiare a proposito della sua programmazione e dei suoi prossimi obiettivi.
Ciao Emanuele, come ti senti innanzitutto? Quali sono le tue sensazioni?
“Oggi è il mio primo giorno di gara, poi ne avrò altre due nei prossimi giorni. Per ora le emozioni sono belle, veramente belle, come tutte le gare lo sono state.”
Parlaci un po’ di Rio: quali erano le impressioni da atleta paralimpico alla prima Olimpiade della tua carriera?
“Beh, a Rio ero l’atleta più giovane della spedizione italiana, infatti ho solamente diciassette anni. Forse è stato proprio questo che mi ha permesso di vivere al meglio le emozioni di Rio, tra l’altro vista sia con gli occhi di diciassettenne sia con gli occhi dei miei compagni più anziani. Questo doppio sguardo mi ha permesso di vivere al meglio tutte le emozioni, dalle gare, allo stare in villaggio, lo stare in compagnia, una delle più grandi emozioni della mia vita…”
La domanda è automatica: può essere considerato come il momento più emozionante in assoluto della tua carriera?
“Sì, penso di sì. Penso siano pochi gli altri momenti che mi hanno saputo regalare emozioni altrettanto forti…”
Metà ottobre? Campione del mondo e quattro medaglie…
“Esatto, due volte campione del mondo. Ecco, quello è un risultato che eguaglia sicuramente le sensazioni provate a Rio. Quattro medaglie: due oro, un argento e un bronzo!”
Qual è la tua programmazione futura? Come ti stai preparando per la prossima stagione?
“Questa è l’ultima gara del circuito di quest’anno. Dopo di che avremo l’inverno per prepararci al meglio, per ripartire l’anno prossimo, con la Coppa del mondo a metà febbraio circa, in Ungheria. Ci stiamo preparando per quella adesso.”
Ultimissima domanda: il tuo sogno nel cassetto?
“Andare a Tokyo, naturalmente. Dopo Rio 2016 può esserci solo Tokyo 2020 ed ovviamente da protagonista!”
GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE A EMANUELE LAMBERTINI